Il Piemonte potrebbe anticipare il passaggio in zona arancione già da martedì prossimo. Finora si pensava di dover attendere almeno fino al 19 aprile per poter veder riaprire negozi, parrucchieri e estetiste, ma una buona notizia potrebbe essere confermata nelle prossime ore. Tutto dipende dall’incidenza dei contagi a settimana per 100mila abitanti.
Ieri il Piemonte era a 199: difficile che il numero dei positivi di oggi faccia salire il dato regionale oltre la soglia dei 250 casi a settimana. La ragione di questo anticipo è presto spiegata: quando il governo Draghi ha deciso di inserire il nuovo parametro dell’incidenza di 250 casi positivi ogni 100mila abitanti (criterio sufficiente a decretare l’inserimento in zona rossa) non ha inserito nella norma il limite di due settimane di durata che vale invece per l’Rt.PUBBLICITÀ
Così, considerato che l’incidenza viene calcolata ogni settimana, è sufficiente che i dati degli ultimi sette giorni confermino una media inferiore ai 250 casi per 100mila. La “promozione” eracosì già stata anticipata la scorsa settimana per Veneto, Marche e provincia autonoma di Trento.
Già la scorsa settimana l’Rt del Piemonte, secondo il report numero 46 del ministero (relativo alla settimana fino al 28 marzo), era sceso a 0,96 e il llivello di rischio era passato da “alto” a “moderato”. Il numero dei casi ogni centomila abitanti era invece di molto superiore al tetto indicato, 337 a settimana.
Il dato peggiore per il Piemonte è quello dell’occupazione di posti letto in terapia intensiva e nei reparti di degenza che resta molto al di sopra della soglia di allarme, e che è l’unica vera incognita che potrebbe rappresentare un ostacolo nel cammino verso la “promozione”. Proprio oggi, in ogni caso, il numero di ricoverati ha avuto un significativo calo: meno 100 tondi, di cui 89 in meno nei reparti di degenza e meno 11 in terapia intensiva.
“I dati del pre-report settimanale, che verrà validato domani dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, confermano un progressivo miglioramento della situazione epidemiologica in Piemonte – sottolinea il presidente della Regione, Alberto Cirio – Il valore Rt è infatti sceso ulteriormente sotto l’1, attestandosi a 0.9 per l’Rt puntuale e a 0.88 per l’Rt medio. Si riduce il numero di nuovi casi segnalati e anche il numero di focolai attivi o nuovi. La pressione ospedaliera resta alta, ma in fase di stabilizzazione: 59% l’occupazione dei posti di terapia intensiva e 67% l’occupazione dei posti letto ordinari”.
A conferma del quadro in “sensibile miglioramento”, spiega Cirio, anche i dati trasmessi oggi a Roma dalla Regione Piemonte vedono l’incidenza scendere sotto il valore soglia di allerta di 250 casi ogni 100.000 abitanti: “Naturalmente il report deve essere validato entro domani dalla Cabina di regia nazionale, ma in base a questi parametri siamo fiduciosi che il Piemonte possa ritornare arancione già dalla prossima settimana. È fondamentale però che non venga meno la prudenza da parte di nessuno. Questi segni di miglioramento sono preziosi e vanno difesi con i nostri comportamenti. I vaccini, la prudenza e il rispetto delle regole sono le uniche vere armi per uscire da questa emergenza e poter finalmente ripartire”.