Approvata questa mattina dalla Giunta comunale, su proposta della sindaca Chiara Appendino e dell’assessore al Bilancio, Sergio Rolando, una delibera che consente di procedere a un primo assestamento generale del Previsionale 2020-2022: operazione da considerare propedeutica alla verifica della salvaguardia degli equilibri, che il decreto legge 34/2020 (decreto Rilancio) ha posticipato al 30 settembre.
Considerate le minori entrate e quelle maggiori derivanti da finanziamenti statali per 63 milioni e 591mila euro (parte del fondo generale di 3 miliardi e mezzo istituito dal Decreto Rilancio per far fronte alle minori entrate dei comuni e da altri specifici fondi per la compensazione di esenzioni e riduzioni di tasse e canoni locali) e dei risparmi in quota capitale (50 milioni e 263mila euro per effetto della sospensione e della rinegoziazione di mutui e prestiti obbligazionari) è risultato possibile procedere a un primo assestamento con l’iscrizione a bilancio di minori entrate per 130 milioni e 73mila euro, una riduzione che determina una conseguente diminuzione del fondo crediti di dubbia esigibilità pari 23 milioni e 800mila euro.
L’assessore al Bilancio, Sergio Rolando, evidenzia che “nell’ambito dei tavoli nazionali con il Ministero delle Finanze, la Ragioneria generale dello Stato e l’ANCI, è stato ribadito che i fondi fino ad ora stanziati per far fronte alle minori entrate previste nell’esercizio in corso potrebbero, con ogni probabilità, risultare insufficienti”.
Il responsabile delle politiche finanziarie di Palazzo civico ricorda anche che “si rimane in attesa di ulteriori provvedimenti normativi, sia di tipo generale, sia su materie specifiche come l’imposta di soggiorno, in corso di preparazione e da adottare progressivamente in relazione all’evolversi della situazione generale”.
Sul fronte della spesa, tenuto conto anche dei risparmi per 12 milioni e 322mila euro derivanti dalle chiusure dei plessi scolastici (che compensano quasi totalmente le minori entrate del comparto), sono stati incrementati di 19 milioni e 903mila euro i fondi per aiutare famiglie e attività commerciali a far fronte alle difficoltà economiche del momento.
Nello specifico, sono stati previsti uno stanziamento di 5 milioni e 700 mila euro per le agevolazioni sulla tassa rifiuti concesse famiglie sulla base delle dichiarazioni Isee e, per artigiani e commercianti, un primo stanziamento di 8 milioni di euro a copertura delle riduzioni sulla Tari.
L’aliquota IMU sui canoni di locazione a regime concordato è stata diminuita di un punto percentuale (operazione finanziata con un milione e mezzo di euro) ed è stato istituito un fondo di 300mila euro per incentivare il mercato delle locazioni a canone concordato.
Risultano anche incrementati gli stanziamenti per il funzionamento della “macchina comunale”, con 2 milioni e 906mila per, in particolare, i comparti socio-assistenziale e istruzione (per il comparto Scuola si aggiungono ai 6 milioni e 859mila euro stanziati con una variazione di Bilancio approvata martedì scorso per, tra le altre cose, l’adeguamento e l’adattamento degli spazi didattici e la gestione dei centri estivi), e 600mila euro da destinare ai sistemi informativi.
Inoltre, allo scopo di poter procedere al pagamento di debiti ancora giacenti alla data del 31 dicembre 2020 (pari a 66 milioni e 393mila euro) e al rimborso dell’anticipo di liquidità già attivata nel mese di marzo 2020 e con scadenza entro la chiusura dell’esercizio 2020 (per 128 milioni e 198mila euro), la Città di Torino ha usufruito della possibilità concessa dal Decreto rilancio (articoli 115 e 116) per sostenere i comuni sotto il profilo della cassa e dei pagamenti ai fornitori, di effettuare rimborsi sulle anticipazioni di liquidità fino a 30 anni, con ammortamento a partire dal 2022.
La delibera approvata oggi dalla Giunta passerà nelle prossime settimane al vaglio del Consiglio comunale per il sì definitivo. (mge)