Grande successo dell’iniziativa Sì Tav in piazza Castello a Torino che si è riempieta all’inverosimile, migliaia e migliaia di torinesi mobilitati per dire di sì alla Tav ma soprattutto per dire di sì a un futuro fatto di infrastrutture, lavoro, sviluppo, cultura, inclusione, diritti. In piazz agli imprenditori, arrivati con i loro dipendenti, sindacalisti, costruttori, commercianti, personalità politiche, docenti universitari. E soprattutto un mare di gente comune accorsa per dire di sì alle infrastrutture ma anche a una città che scommetta sul futuro e non si faccia paralizzare dai No.
Anche Ascom Torino era presente alla manifestazione con un folta delegazione guidata dalla presidente Maria Luisa Coppa che ha sottolineato la forza della città che non rinuncia mai a credere in se stessa e nel suo futuro.
La nostra associazione faceva parte di un’ampia delegazione di Associazioni imprenditoriali e Ordini professionali che, al termine della manifestazione è stata ricevuta dal Prefetto di Torino Claudio Palomba. Al Prefetto eè stata consegnata una lettera con tre richieste inerenti alla tav
Ecco il COMUNICATO CONGIUNTO API Torino, CONFAPI Piemonte, Unione Industriale Torino, AMMA, Federmeccanica, Confindustria Piemonte, CNA Torino, CNA Piemonte, Confartigianato Torino, Ascom Torino, Confcommercio Piemonte Confesercenti Torino, Confagricoltura Piemonte, Cia, ANCE Torino, ANCE Piemonte, Collegio Edile Confapi Torino, Federalberghi Torino, Federalberghi Piemonte, CDO Piemonte, Legacoop Piemonte, Confcooperative Torino/Piemonte Nord, Giovani di Yes4To, Consulta degli Ordini e Collegi Professionali Torino, Unioncamere Piemonte, Ordine degli Architetti di Torino, Ordine Commercialisti Torino, Fim Cisl Torino, Fillea Cgil Torino, Fillea Cgil Piemonte,Filca Cisl Torino, Feneal Uil Piemonte, Fismic.
INCONTRO CON IL PREFETTO PALOMBA
Nell’incontro avvenuto oggi con Claudio Palomba, Prefetto di Torino, le associazioni d’impresa, dei lavoratori di categoria e degli ordini professionali hanno consegnato un documento contenente tre richieste inerenti la realizzazione della Tav Torino Lione. I partecipanti all’incontro – in rappresentanza delle 33 sigle associative dell’intero sistema economico torinese -, hanno chiesto al Prefetto di comunicare quanto contenuto nel documento al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
E’ stato quindi chiesto di “procedere speditamente nell’avanzamento dell’opera, nel rispetto degli accordi internazionali sottoscritti tra l’Italia, la Francia e l’Unione Europea, della Legge 1/2017 e dei successivi atti approvati dal CIPE, affinché in nessun modo vengano fermati i lavori e gli investimenti in corso per la realizzazione della sezione transfrontaliera della Nuova Linea Ferroviaria Torino Lione”.
E’ stato anche chiesto di “di ammettere ai lavori della Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti incaricata di effettuare l’analisi costi-benefici delle grandi opere, nelle sessioni che riguardano la Nuova Linea Torino Lione, un rappresentante del nostro territorio espressione delle Forze Economiche e Sociali”.
Infine, è stato chiesto di “mantenere il ruolo dell’Osservatorio Tecnico per l’asse ferroviario Torino Lione, presieduto dal Commissario straordinario del Governo, quale luogo del confronto con i rappresentanti del territorio per la progettazione e la realizzazione della tratta nazionale italiana di adduzione al tunnel, assumendo a riferimento il documento conclusivo approvato nella seduta del 20 giugno 2016, che prevede una riduzione del costo complessivo da € 4,3 MLD a € 1,7 MLD del progetto tappa 1 – 2030”.
“Il tema delle infrastrutture, della logistica e dei collegamenti internazionali – è stato ribadito -, è fondamentale per ogni politica di crescita e di sviluppo del nostro Paese e, in particolare, del Piemonte e di Torino. In questo contesto la realizzazione della Nuova Linea Ferroviaria Torino Lione costituisce uno degli assi prioritari e fondamentali. Le associazioni d’impresa, dei lavoratori di categoria e degli ordini professionali hanno anche ricordato che quanto accaduto il 29 ottobre scorso in Consiglio Comunale a Torino, ha indotto “ad invitare i propri aderenti a partecipare alla mobilitazione odierna, con l’obiettivo di dare un segnale di grande preoccupazione per quelle che saranno le scelte della politica”.