La Giunta Regionale, quale ultimo atto prima delle vacanze estive, ha approvato la proroga della scadenza del VARA. Fin qui nessuna novità, perché già in passato è accaduto, ciò che invece è del tutto nuovo è che la verifica degli anni fiscali 2014, 2015, 2016 e 2017 sono rimandati a metà 2019. Ciò significa che sino a quella data, sarà valida la verifica dei pagamenti INPS e presentazione della Dichiarazione dei Redditi risalente al 2013! Sei anni di vuoto quindi, tramite cui chi non è in regola potrà tranquillamente proseguire la propria attività lavorativa, senza neppure la necessità di presentare una richiesta di rateazione.
Questa scelta, con tutta evidenza, accelera la decadenza dei mercati, perché premia chi compie una concorrenza sleale a discapito di chi paga tutto, anche se con difficoltà. Al contrario, una politica favorevole alla Categoria degli Ambulanti, dovrebbe prevedere un’igiene commerciale che premia soltanto chi fa impresa attraverso investimenti, qualità dei prodotti e regolarità nei pagamenti, perché il commercio non è assistenza sociale, ma competizione commerciale al fine di offrire alla clientela un servizio di qualità crescente. A ciò dobbiamo aggiungere che nella sola città di Torino, oltre il 40% degli ambulanti ha pendenze con la tassa rifiuti, a causa anche delle Amministrazioni che negli anni non sono intervenute efficacemente per contrastare il fenomeno.
A forza di politiche “buoniste”, che in realtà si traducono con indifferenza nei confronti degli ambulanti, i mercati hanno ospitato via via frotte crescenti di operatori non qualificati, talvolta addirittura impresentabili al pubblico, che hanno allontanato la clientela a causa anche di prodotti scadenti e, cosa se possibile ancora peggiore, hanno fatto crollare il valore commerciale delle autorizzazioni, creando la base per l’ingresso massiccio di ulteriori operatori altrettanto inadeguati.
La crisi dei mercati infatti è riconducibile a questo micidiale effetto di svalutazione, che molte volte si presenta quale preludio alla nascita di nuove entità commerciali, che soppiantano il vecchio: oggi diventano concrete le condizioni per il superamento del sistema distributivo rappresentato dai mercati o comunque il suo deciso ridimensionamento.