La Stampa
TORINO. Novara in pole, Alessandria fanalino di coda preceduta da Torino. La buona notizia, nel complesso, è che l’anno scorso la raccolta differenziata in Piemonte è aumentata dell’1,6%, raggiungendo il 61,2%. Il dato è fornito dalla Regione, che con un trend di crescita come quello degli ultimi due anni ritiene ipotizzabile il raggiungimento dell’obiettivo del 65% nel 2023.
La produzione
I 1.197 Comuni piemontesi ospitano una popolazione di 4,3 milioni di abitanti (4.356.406) che nel 2018 hanno prodotto 2,1 milioni di tonnellate di rifiuti (2.170.059). Quelli che ne producono di più sono gli alessandrini con 554 kg pro capite, quelli che ne producono di meno sono gli astigiani (455). La media piemontese è di 498. Ad Alessandria la raccolta differenziata pro capite è di 296 kg contro i 347 di Novara. I Torinesi invece su 488 kg pro capite ne differenziano 276.In termini assoluti sugli oltre 2,1 milioni di tonnellate di rifiuti prodotti, quelli che finiscono a smaltimento (incenerimento, trattamento meccanico-biologico, discarica) sono 841.983 mentre quelli differenziati sono 1,3 (1.328.075).
La classifica dei consorzi
Il più efficiente è quello di Chieri che ha raggiunto l’81% di RD- Seguono i due consorzi novaresi (Medio novarese 78%, Basso novarese 74%), quello astigiano 71%, VCO 70% , consorzio Cuneese 70%, Albese-braidese 68%, consorzio biellese 68%. Al 65% Covar14, Monregalese, consorzio Dora-Sangone, CSEA di Cuneo e Vercellese.
Quali rifiuti vengono differenziati di più’
La carta è il rifiuto maggiormente raccolto con 64 kg pro capite: seguono l’organico (61 kg) il vetro (39 kg) e la plastica (29 kg).
L’obiettivo
L’obiettivo, spiegano dalla Regione, è far pagare i cittadini in base a ciò che consumano: al momento sono 37 i comuni dove si applica la cosiddetta «tariffa puntuale» (il sistema di tariffazione che misura la quantità effettiva del rifiuto conferito da utenza) a cui se ne sono aggiunti 31 nel 2019 arrivando così a 68