Un aspetto ancora poco noto in merito all’utilizzo del registratore telematico è l’obbligo di identificare, con l’apposita operazione in fase di emissione dello “scontrino”, se il pagamento è avvenuto in contante o tramite pagamento elettronico. Questo sarà particolarmente utile da giugno, quando il commerciante potrà beneficiare del 30% di credito d’imposta sulle commissioni bancarie sostenute.
Moratoria di sei mesi sulle sanzioni per chi non si adegua
La moratoria prevista di sei mesi per le sanzioni, vale anche per i contribuenti che sono in regola dal 1° gennaio 2020, e opera sia per chi, alla relativa decorrenza dell’obbligo, non ha ancora attivato i registratori telematici (RT) sia per coloro che alla medesima scadenza li hanno attivati regolarmente.
La moratoria opera a condizione che il contribuente:
memorizzi giornalmente i corrispettivi. Per chi non ha attivato ancora il registro telematico, con l’utilizzo dei registratori di cassa già in uso, ovvero con l’utilizzo di ricevute fiscali. Chi ha attivato il registratore telematico, userà lo stesso dispositivo;
trasmetta i dati entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione. La trasmissione deve avvenire con le modalità fissate da un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate di prossima pubblicazione.
L’esercente inoltre, dovrà rilasciare al cliente uno scontrino emesso dal misuratore fiscale in uso, ovvero una ricevuta fiscale, ovvero un documento commerciale, dovrà infine, fino all’entrata in funzione del registratore telematico, mantenere in uso ed alimentare il registro dei corrispettivi. In ogni caso la liquidazione dell’Iva periodica dovrà avvenire nei termini ordinari.