La Stampa
Arrivano i fondi, ma inizia anche la “caccia” agli evasori. La «propensione all’evasione» di tutte le imposte (tranne accise e Imu) nel 2024 «deve essere inferiore» del 15% rispetto al 2019. Lo indica la road map del governo delle riforme legate al Recovery plan. Contro l’evasione si prevedono “incentivi mirati ai consumatori” e una spinta al digitale per portare a 2,3 mln le dichiarazioni Iva precompilate entro giugno 2023 e a un +40% le “lettere di conformità” entro il 2024 (+30% di gettito). Previste «sanzioni amministrative effettive» contro gli esercenti che rifiutino pagamenti col Pos. Si punta a ridurre a 30 giorni (60 per la sanità) i tempi di pagamento della Pa entro fine del 2023.