Proponiamo due esempi di utilizzo commerciale della cosiddetta “realtà aumentata”, ovvero il ricorso alla tecnologia per migliorare la fidelizzazione dei clienti e la promozione dei prodotti venduti.
Il primo riguarda la nota azienda produttrice di occhiali Rayban, che su proprio sito internet permette di provare da casa l’intera gamma dei prodotti. Per il momento il servizio è abilitato per l’uso da PC, ma a breve sarà disponibile anche per i dispositivi mobili. Per effettuare la prova degli occhiali è necessario avere una webcam e visitare la sezione “virtual mirror” (specchio virtuale).
Un secondo esempio è rappresentato da un video, realizzato dall’azienda di cosmetici Sephora, la quale presso il proprio negozio ha predisposto un servizio di “prova virtuale di trucco”: la cliente, dopo essersi seduta davanti ad un monitor, può testare le varie tonalità e la resa diretta del make up sul proprio viso.
Questi non sono che due fra molti esempi già in uso presso aziende più o meno sviluppate, che indicano ormai in maniera precisa come la tecnologia stia mutando i rapporti fra Imprese e consumatori. Non appare quindi più sufficiente prevedere piani di comunicazione tramite gli standard classici, come volantini e inserzioni, perché il modello di successo indica la tecnologia quale calamita per attrarre i clienti favorendo la conoscenza dei prodotti e la qualità dei servizi.