Torna la possibilità di pagare a rate le cartelle di Equitalia anche da parte di chi ha saltato i pagamenti in passato. Con l’entrata in vigore della legge di conversione del decreto Milleproroghe arriva la sanatoria e si possono riprendere i pagamenti.

I contribuenti interessati –La nuova opportunità riguarda i contribuenti decaduti dalla rateizzazione alla fine del 2014, per aver saltato un numero di rate superiore quello consentito, ossia più di otto rate. In questi casi scatta l’obbligo del recupero di tutta la somma ancora da versare. Grazie al Milleproroghe, invece, la ripresa del pagamento rateale sarà possibile presentando una domanda entro il prossimo 31 luglio. On line sul sito di Equitalia i moduli necessari.

Piano aggiuntivo non prorogabileIl nuovo piano di pagamento, però, prevede un massimo di 72 rate per una durata di sei anni. La rateizzazione aggiuntiva non è prorogabili e prevede norme più restrittive. Si decade, infatti, dal beneficio in caso di mancato pagamento di solo due rate, e non di otto come nei piani di rateizzazione ordinati.

In aumento il numero delle richieste –Oggi circa la metà delle riscossioni di Equitalia avviene tramite il pagamento dilazionato. Nei primi due mesi del 2015 sono pervenute in media circa 20 mila nuove richieste alla settimana, portando l’ammontare complessivo di rateazioni a 2 milioni 650 mila per un importo di circa 28,5 miliardi di euro. Per quanto riguarda i volumi riscossi, i 7,4 miliardi di euro recuperati nel 2014 rappresentano un’inversione di tendenza rispetto a quanto registrato negli ultimi anni, con un incremento del 4% rispetto al 2013. In particolare è aumentato il recupero delle risorse per lo Stato: Erario +4%, Inps +15% e Inail +17,5%. Nei primi due mesi del 2015 Equitalia ha riscosso circa 1,2 miliardi di euro, un importo in linea con il corrispondente periodo dell’anno precedente che peraltro aveva beneficiato di quasi 300 milioni di incasso derivanti dalla definizione agevolata dei ruoli. Le attività di Equitalia si concentrano sulle fasce di inadempienza più elevate: nel 2014 più del 63% è stato recuperato da debitori di importi superiori a 50 mila euro.

 

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