250.000 visitatori in 10 giorni di manifestazione, oltre 2 milioni e 600 mila euro l’impatto economico sul territorio cittadino. Queste le cifre più rilevanti emerse dall’indagine intitolata “Effetti economici, sociologi e turistici della valorizzazione del patrimonio culturale Piemontese: il ruolo della Sagra del Peperone” condotta dal team del dott. Giuseppe Attanasi, ricercatore dell’Université de Strasbourg (Francia), Direttore del LEES (Laboratoire d’Économie Expérimentale de Strasbourg), docente presso il Dipartimento di Economia dell’Università Bocconi di Milano e dalla dott.ssa Valentina Rotondi, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

 

L’indagine sociologica, per il secondo anno consecutivo nel corso della kermesse del peperone, ha confermato la strategicità della manifestazione per l’economia locale e l’indotto legato al turismo e alla ricettività. I dati raccolti hanno posto in luce un ulteriore incremento delle ricadute positive sul territorio. L’edizione 2015 della Sagra ha registrato un incremento di più di 50.000 presenze di visitatori, passate da 200.000 a 250.000 nei 10 giorni di manifestazione.

 

A livello economico, l’impatto economico diretto è stato di 1.333.718 euro, con un incremento di 120.000 euro rispetto all’anno precedente, mentre l’impatto economico totale (diretto e indiretto) è salito dai 2milioni 150 mila euro del 2014 agli oltre 2 milioni 600 mila euro del 2015, con un aumento di circa 470.000 euro rispetto all’anno precedente.

 

Per quanto concerne la provenienza dei visitatori, la metà degli intervistati risiede a Carmagnola, l’11,5% risiede nel capoluogo Torinese, il 22% in provincia di Torino, il 9% nelle altre province piemontesi, il 2,3% proviene da altre regioni d’Italia mentre il 3,2% risiede all’estero, in particolare in Germania, Svizzera, Francia, Inghilterra, Moldova e Ucraina. Si evidenzia però anche un lieve incremento dei visitatori provenienti dall’estero, che conferma la capacità attrattiva della Sagra del Peperone di Carmagnola, che si fregia della qualifica di Manifestazione Fieristica di Livello Nazionale da ormai cinque anni.

 

I dati dunque confermano il valore della Sagra quale motore propulsivo per l’economia locale e le sue benefiche ricadute su tutto l’indotto. A fianco dei settori ricettivi e turistici che beneficiano in modo diretto della presenza dei visitatori sul territorio, si evidenzia ancora una volta il positivo impatto in termini di percezione della città e dei suoi abitanti.