Il progetto Oikos sospende sine die la propria attività e dopo due anni e mezzo prende atto dell’insussistenza delle promesse della politica locale. Il progetto, già vincitore del Climathon e oggetto di una delibera della Giunta 5 Stelle per l’accompagnamento alla fase operativa, ha atteso da marzo 2018 sino a oggi “le risposte politiche” che non sono mai arrivate, nonostante un’allarmante lettera dell’estate scorsa che Fiva aveva inviato alla Sindaca Appendino e agli Assessori Unia e Sacco per comunicare l’imminenza di una sospensione.

 

Oikos infatti, pur condivisa dagli ambulanti e sostanzialmente anche dai grossisti, necessitava di un intervento sul regolamento del CAAT per giungere a una progressiva sostituzione degli imballi monouso con quelli riutilizzabili, nonché una rimodulazione di incentivi e disincentivi. Da maggio scorso tuttavia la politica locale è letteralmente sparita, ovvero gli interlocutori, pur dichiarandosi favorevoli all’iniziativa, non soltanto non hanno fornito le risposte e gli atti necessari, ma si sono eclissati in un incomprensibile silenzio, venendo meno a una consolidata tradizione di collaborazione e lealtà.

 

Ricordiamo che il progetto avrebbe portato risorse ai mercati e riduzioni decisive sulla tassa rifiuti e sui costi occulti dovuti alla tara dei prodotti ortofrutticoli, nonché un abbattimento straordinario dei rifiuti prodotti sulle aree pubbliche, di cui ad esempio AMIAT si era dimostrata completamente d’accordo. 40 milioni di risparmi annuali sulla filiera dell’ortofrutta vanno così in fumo, ma la cosa assurda è che presto si arriverà all’obbligo in forza delle Norme europee, ma a quel punto il potere contrattuale della Categoria degli Ambulanti con i produttori di casse sarà pari a zero e ovviamente non saranno prevedibili incentivi o trattamenti agevolati.

 

Inutile sottolineare che sul tema dei rifiuti, Fiva muterà la propria posizione interlocutoria nei confronti della Pubblica Amministrazione, perché evidentemente l’iniziativa commerciale e la mediazione sindacale mal si accordano con la politica di chi non si disturba neppure più a rispondere.