“Le immagini della giornata di ieri e le notizie di stampa apparse sui quotidiani relative a nuove misure restrittive per i giorni del Natale, ci impongono una riflessione ce riteniamo possa avere risvolti non solo economici, ma sociali e di ordine pubblico – si legge nella lettera della Presidente Maria Luisa Coppa inviata al Prefetto di Torino Claudio Palomba.
Per questo motivo ci permettiamo di rivolgerci a Lei, quale presidio del Governo sul nostro territorio. L’essere diventati “zona gialla” ha spinto una gran parte della popolazione torinese ad affollare le vie del centro e a consumare in bar e ristoranti, cercando un ritorno ad una nuova normalità, pur mantenendo in generale l’attenzione sui dispositivi di protezione individuali e collettivi.”
“Gli operatori commerciali e della somministrazione, d’altronde, hanno applicato con estrema correttezza le misure vigenti per contrastare la diffusione del virus. Nonostante ciò, gli assembramenti raccontati dai giornali e dalle televisioni sembrano indurre la politica ed il collegio degli scienziati ad introdurre nuove strette nella mobilità e nell’accesso a locali e negozi nei giorni delle festività. Si verrebbe a creare una situazione che dal punto di vista degli operatori commerciali costituirebbe un nuovo lockdown, il terzo, peraltro inaspettato, con un danno economico per molti irreparabile – continua la lettera.
“D’altra parte – ed è ciò che temiamo maggiormente – si potrebbe ingenerare un’insofferenza tra la popolazione sempre più difficilmente gestibile, anche perché motivata dalla incomprensione che molti avrebbero nel dover nuovamente adottare misure restrittive, quando sia la politica sia la scienza avevano studiato e definito questo modello di gestione dell’emergenza, supportando le scelte da indicatori ed analisi di modelli matematici. In estrema sintesi temiamo che le nuove misure restrittive che nella giornata di oggi potrebbero essere adottate possano generare insofferenza e disordini non solo tra gli operatori economici ma in generale nella popolazione.
Nell’anticiparLe che abbiamo condiviso queste nostre forti preoccupazioni con la nostra Confederazione perché possa agire a livello nazionale, siamo a richiederee un’estrema attenzione nel valutare i segnali del territorio, per ricercare le soluzioni migliori, da trasmettere nel modo più opportuno alla popolazione ed alle imprese, e da trasferire ai Decisori nazionali, nel solco di quella capacità di affrontare con pragmaticità e concretezza i problemi che abbiamo potuto apprezzare nel Suo operato di questi difficili mesi – conclude la Presidente Coppa