Chiarire subito il quadro normativo in materia di privacy, tirando fuori dai cassetti il decreto legislativo varato in prima lettura lo scorso 21 marzo e, poi, uscito dai radar. E tradurre in un impegno formale le parole con le quali il Garante ha aperto la strada a un approccio «equilibrato e pragmatico» nella fase di transizione dei primi mesi. Sono le due richieste chiave contenute nelle missive con le quali il mondo produttivo italiano, a pochi giorni dall’entrata in vigore (il prossimo 25 maggio) delle nuove regole in materia di trattamento dei dati personali, ieri mattina ha fatto blocco per rappresentare la sua preoccupazione.