Oltre 50 aziende provenienti da tutte le province piemontesi propongono in sei giorni il meglio delle produzioni tipiche alimentari e della cucina regionale con decine di eventi, degustazioni di vini e delizie piemontesi: dal pranzo con i grandi primi piatti – dai classicissimi ravioli, agnolotti e tajarin, ai risotti e gnocchi preparati secondo le antiche ricette della tradizione, dai salumi ai formaggi, dalla caffetteria alla pasticceria con i gianduiotti, il cioccolato, le torte, i pasticcini e il torrone, per finire con i vini con al presenza dei produttori di Alba, Caluso, Asti e Canelli, sottolineando in tal modo l’apporto proveniente dal patrimonio Unesco delle Langhe e del Roero.

 

Non mancheranno le possibilità per il pubblico cinese di assaggiare i pasticcini del Re, il meglio della pasticceria torinese realizzata secondo le tradizioni dolciarie di Casa Savoia e rielaborate dai maestri pasticcieri.

 

Da domenica gli imprenditori piemontesi tenteranno quindi di conquistare il più grande investitore straniero di Expo: i turisti cinesi sono i “top spender” dello shopping italiano. In Piemonte nel 2014 la Cina rappresenta il vero mercato emergente con una crescita del 37% di presenze.

 

“Per una settimana le nostre imprese piemontesi potranno mostrare in una cornice internazionale, il meglio della produzione enogastronomica, un’occasione unica di promozione delle nostre eccellenze – dichiara Maria Luisa Coppa presidente Confcommercio Piemonte – , autentico volano per sostenere un’ulteriore affermazione dell’offerta turistica piemontese, con la varietà delle sue ricchezze diffuse su tutto il territorio regionale. Il forte impegno di Confcommercio Piemonte ha permesso che ad Expo siano degnamente rappresentate quelle piccole e medie realtà, cuore pulsante del Piemonte, alle quali l’accesso ad una ribalta internazionale sarebbe inevitabilmente rimasto precluso”.