Il testo approvato stamani dall’aula di piazza Castello ribadisce che la Città Metropolitana erediterà molte delle funzioni che sono state proprie della Provincia, aggiungendone altre e divenendo di fatto un Ente per il governo integrato della conurbazione, sia dal punto di vista della pianificazione strategica che dal punto di vista della regolazione dei servizi pubblici, delle reti e delle infrastrutture strategiche locali.

Almeno quattro funzioni fondamentali su sei (strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici, pianificazione strategica triennale, pianificazione territoriale generale, promozione e coordinamento dello sviluppo economico) non saranno meramente amministrative, ma veri e propri ambiti di materia.

Un esempio tra i più significativi è il tema delle infrastrutture strategiche della Città Metropolitana: secondo il documento approvato dal Consiglio Provinciale uscente sarà necessario che il nuovo Ente ribadisca la valenza strategica dei grandi progetti infrastrutturali che la Provincia ha avviato negli scorsi mandati. Il Consiglio Metropolitano sarà quindi chiamato a compiere una valutazione di priorità sulla realizzazione di tali opere nell’ambito delle funzioni di pianificazione strategica e generale del territorio, anche al fine di reperire le necessarie e ingenti risorse finanziarie.