Le commissioni interbancarie applicate da Mastercard ogni volta che si utilizza una sua carta di pagamento non sono legittime. Lo ha stabilito la Corte europea di giustizia confermando una sentenza emessa il 24 maggio scorso dal l Tribunale Ue, chiudendo così una lunga battaglia legale tra le istituzioni europee e la stessa Mastercard. La Corte ha stabilito che le commissioni interbancarie, il cui costo ricade sui venditori al dettaglio e quindi sui consumatori, che finiscono per pagare la merce o i servizi acquistati a prezzi maggiorati, non sono necessarie per il corretto funzionamento del sistema Mastercard e quindi devono essere eliminate. Le stesse commissioni vengono applicate anche da Visa, il principale rivale di Mastercard. La sentenza è stata “accolta con favore” dalla Commissione europea, che la ritiene “una grande vittoria per i consumatori europei che per troppo tempo hanno pagato senza giustificazioni commissioni troppo alte”. Sul tema la Commissione europea ha proposto di introdurre limiti alle commissioni pari allo 0,2% del valore della transazione per le carte di debito e allo 0,3% per le carte di credito. La proposta è al vaglio dei ministri europei. Per American Express, la sentenza “dimostra ancora una volta che il vero problema nel settore dei pagamenti a livello europeo risiede nella predominanza e nella determinazione dei prezzi collettivi da parte dei due grandi circuiti di pagamento che insieme rappresentano oltre il 95% delle transazioni effettuate con carta all’interno dell’Unione Europea”. “Tali circuiti di pagamento – sottolinea Peter Wright, responsabile del settore Europa, Medio Oriente e Africa di American Express – hanno usato il loro potere di mercato per minare la concorrenza, la trasparenza nei confronti degli esercizi commerciali, e la possibilità di scelta per i consumatori europei”.