Lockdown nazionale nei festivi e prefestivi fino al 6 gennaio: chiusi bar, ristoranti e negozi. Nei quattro giorni lavorativi (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio) consentiti gli spostamenti tra piccoli Comuni per una distanza di massimo 30 chilometri.
L’intero territorio nazionale sarà zona arancione il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio. In questi giorni ci si potrà spostare esclusivamente all’interno del proprio comune senza giustificarne il motivo. Per venire incontro a comuni fino a 5000 abitanti fino a 30 km ma non nei capoluoghi di provincia. Rimangono chiusi bar e ristoranti tranne che per asporto e consegne a domicilio. I negozi saranno aperti fino alle 21. Nei giorni da zona rossa saranno chiusi i centri estetici, bar e ristoranti. Saranno invece aperti supermercati, negozi di alimentari, di prima necessità, farmacie e parafarmacie, parrucchieri e barbieri.
Parlando al termine del Consiglio dei Ministri, il premier Conte ha sottolineato che “è stata una decisione non facile, sofferta: dobbiamo rafforzare il regime di misure necessarie per cautelarci meglio anche in vista della ripresa delle attività di gennaio”. “Le misure del governo hanno funzionato grazie alla responsabilità dei cittadini. E’ un metodo che ci ha evitato il lockdown generalizzato. Siamo partiti con il metodo a zone con RT a 1.7 e lo abbiamo riportato a 0.86, tanto che nei prossimi giorni tutte le Regioni possono diventare zona gialla”.
Il premier ha poi ribadito l’impegno del governo per le categorie maggiormente penalizzate da questi provvedimenti: “Siamo al fianco degli operatori che saranno coinvolti da queste misure. Abbiamo sospeso contributi e tributi per coloro che hanno perdite. Chi subisce dei danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto dispone subito un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar”.