LA REPUBBLICA – SARAH MARTINENGHI
Dovete pagare, anzi no. Avvisi di scadenza del bollo auto sono arrivati nelle buche delle lettere in questi giorni nonostante ci sia la possibilità di posticipare il versamento di tre mesi per l’emergenza del Coronavirus, fino al 30 giugno. La questione riguarda l’indicazione, o meno, di questa opportunità per chi ha la scadenza della tassa a marzo, aprile, maggio. In alcune missive infatti non è stata indicata, in altre invece sì. Alcuni avvisi, inoltre, sono anche stati recapitati alcuni giorni dopo la scadenza indicata. Come è possibile?
Dalla Regione assicurano che il pagamento differito è comunque garantito per tutti, ma c’è anche una spiegazione dietro ad alcune lettere che non lo indicano e che hanno fatto sobbalzare i proprietari di auto che non si aspettavano la richiesta di pagamento (che in media è di 170 o 180 euro), pensando che fosse automatico riceverla a giugno. Non è così: gli avvisi arrivano comunque. “In realtà le lettere sono avvisi di scadenza che vengono comunque mandati ai proprietari dei veicoli per ricordare che bisogna pagare entro quel mese la tassa automobilistica – spiegano dall’assessorato al bilancio e finanze della Regione – vengono in genere preparate un mese prima e poi spedite prima della scadenza”.
Eventuali disservizi di chi ha avuto recapiti anche tardivi non è quindi, secondo l’ente di piazza Castello, attribuibile a loro ma eventualmente a problemi di posta. In ogni caso la delibera regionale che garantisce il pagamento posticipato è stata approvata il 23 marzo, nelle lettere già preparate e inviate in precedenza non è quindi indicata, “ma in tutte quelle successive e che stanno arrivando, invece la possibilità di pagare dopo senza sanzioni è stata indicata”.