Negli ultimi mesi a Torino si è rilevato un importante aumento di casi di sindrome sgombroide sul tutto il territorio. La sindrome sgombroide è un’intossicazione alimentare dovuta all’ingestione di alimenti con alto tasso di istamina. La maggior parte delle persone manifestano arrossamento della pelle, cefalea pulsante, bruciore orale, crampi addominali, nausea, diarrea, palpitazioni, senso di malessere.

 

I sintomi solitamente compaiono entro 10-30 minuti dall’ingestione dell’alimento incriminato e sono generalmente autolimitanti. L’istamina si produce per degradazione di un amminoacido presente nel tessuto muscolare l’istidina. Gli alimenti causa di questa sindrome sono principalmente il pesce di tonno, sgombro, sardine e acciughe (pesci della famiglia Scombridae).

 

L’unica prevenzione per impedire la formazione dell’istamina è mantenere la catena del freddo e conservare gli alimenti a valori di temperatura prossimi allo zero e mai superiori a +4°C. L’istamina è termostabile per cui una volta formatasi, anche se il pesce subisce un processo di cottura non viene eliminata.

 

Il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL di Torino ha attivato per tutto il periodo estivo un’intensa attività di monitoraggio presso la rete di commercio al dettaglio di Torino per accertare le modalità di conservazione e di esposizione per la vendita di tutti i prodotti deperibili compresa la carne, riservando particolare attenzione alla conservazione del pesce.

 

Si invitano anche i consumatori a rispettare la catena del freddo trasportando con idonee borse termiche i prodotti deperibili e stoccandoli più in fretta possibile all’interno del frigorifero. E’ sempre buona norma, quando possibile, ridurre i tempi di stoccaggio acquistando piccole quantità di prodotti deperibili.