Le nostre imprese del Commercio, del Turismo, della Ristorazione, della Cultura e dello Sport sono allo stremo e con noi i nostri collaboratori e le loro famiglie. Di fronte all’incertezza ed alla preoccupazione il mondo delle imprese e del lavoro deve essere unito, Associazioni d’impresa ed Organizzazioni Sindacali dei lavoratori, per rappresentare a tutti, alle istituzioni e all’opinione pubblica che non ci arrendiamo nonostante tutto.
Il riacutizzarsi della pandemia, le restrizioni alla mobilità e alle attività dei nostri operatori, hanno prodotto un ampliamento del disagio sociale. L’acuirsi della crisi potrebbe però portare nei prossimi mesi a un deciso peggioramento. Per questo motivo abbiamo pensato di organizzare la manifestazione di oggi rispettosa delle misure anti-Covid, nella quale gridare #basta! Nella scorsa primavera tutta l’Italia si è affacciata ai balconi per urlare “andrà tutto bene”, purtroppo non sta andando tutto bene, le nostre categorie sono stremate.
Attraverso l’apertura delle finestre del Palazzo di via Massena a Torino, casa di tutti gli imprenditori del Commercio, della Somministrazione, del Turismo e dei Servizi, abbiamo voluto rappresentare, insieme ad oltre cinquanta presidenti di categorie, il disagio in un momento di protesta che vuole vedere uniti cittadini, imprenditori e collaboratori.
“È allo stremo un tessuto economico fondamentale per il nostro territorio a causa della profonda sofferenza che ha travolto a Torino e provincia, in questa fase emergenziale, le piccole e medie imprese del Commercio e del Terziario torinese con punte estremamente negative per quanto riguarda il settore del Turismo, della Somministrazione, la Cultura e il Tempo Libero, la filiera della Moda – dichiara Maria Luisa Coppa presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia.Diciamo #basta perché non abbiamo alcuna certezza sulle misure economiche previste da un governo assente e indifferente alle nostre richieste di aiuto e ai problemi occupazionali che tale crisi genererà a breve. Abbiamo bisogno di interventi reali: finanziamenti a fondo perduto, biennio bianco con il blocco della tassazione, sburocratizzazione e l’aumento della fiscalità ai giganti del web.”
“Anche il mondo del Pubblico Esercizio sta pagando un carissimo prezzo con la chiusura ingiustificata, di locali, bar e ristoranti come fossero degli untori. Per questo motivo gridiamo #basta unendosi a tutte le categorie del Commercio– commenta Alessandro Mautino presidente Epat Torino.Basta con il poco rispetto con la mancanza di ascolto, basta essere considerati non essenziali. Basta a ristori inadeguati, alle difficoltà di accesso al credito e all’assenza di una vera politica di programmazione e rilancio per le nostre categorie.