LA STAMPA – PIER FRANCESCO CARACCIOLO
Gli automobilisti dovranno armarsi di pazienza. E prepararsi ad altri 15 giorni di code e ingorghi. Piazza Nizza – la carreggiata centrale, almeno – resterà chiusa al traffico fino a metà luglio. Questo il cronoprogramma fissato da Iren, maltempo permettendo, per chiudere il cantiere aperto nei giorni scorsi per la posa dei tubi del teleriscaldamento. Un maxi scavo, all’altezza di via Argentero e via Donizetti, cui si aggiunge un secondo cantiere a brevissima distanza: quello per la riqualificazione, con piste ciclabili annesse, di via Nizza. Gli operai, ripartiti dopo il blocco per il lockdown, in questi giorni sono – anche loro – in piazza Nizza, ma dalla parte opposta. Cioè nella zona di corso Raffaello, l’ultimo tratto da sistemare per ultimare il restyling iniziato nella primavera del 2018.
Un intervento meno impattante sul piano del traffico ma che, aggiunto al primo, trasforma piazza Nizza in un percorso a ostacoli tra transenne, strade chiuse e sensi unici. Risultato: incolonnamenti e proteste, soprattutto nelle ore di punta. E a protestare non sono soltanto gli automobilisti.
Anche gli ambulanti del mercato della piazza alzano la voce, sottolineando come il cantiere abbia penalizzato su più fronti la loro ripartenza post Covid. Il primo è legato all’invasione delle transenne di un breve tratto solitamente occupato dai banchi: «Hanno costretto sette spuntisti a lasciare la piazza, impedendo loro di lavorare» spiega Marco Addonisio, dal suo banco di libri. Secondo problema: «Lavoriamo con un fastidiosissimo sottofondo di rumori di mezzi meccanici e si alza continuamente polvere che finisce sui nostri prodotti» sbuffa Caterina De Renzo dal suo banco di ortofrutta, proprio a due passi dall’area di cantiere. Terzo disagio, forse il più pesante: «Abbiamo perso i clienti: per gli automobilisti è diventato impossibile fermarsi in piazza» si lamenta Giuseppe Mastrorosa, altro venditore di frutta e verdura. Aggiunge: «I lavori andavano fatti nei mesi del lockdown. O al limite ad agosto. Siamo fortemente penalizzati: l’amministrazione ci venga almeno incontro con sgravi sulle tasse comunali». —