Il 14 novembre 2020 si è svolto il primo Sabato Salvacibo a Torino. Un’iniziativa senza precedenti che allarga le attività di recupero delle eccedenze di ortofrutta e di redistribuzione locale a fine mercato. Per quattro sabati, fino al 5 dicembre, molte delle realtà solidali cittadine hanno deciso di unire le forze per una mobilitazione straordinaria di recupero e redistribuzione dell’ortofrutta. Uno sforzo per contrastare l’avanzare della crisi alimentare che in parallelo alla pandemia sta mettendo a dura prova migliaia di famiglie torinesi. E contemporaneamente l’estensione di una buona pratica ecologica di economia circolare.
La preparazione dell’iniziativa è stata avviata a inizio della scorsa settimana. Alla chiamata da parte di Eco dalle Città hanno aderito realtà e progetti di diverso tipo: Eufemia, Food Pride, RePoPP, Rete Ong, Arci Torino, Coordinamento CCT, FiVA Confcommercio di Torino e Circolo Gramsci in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente della Città di Torino, il Tavolo di Progettazione Civica e Coldiretti. Questa improvvisata rete ha permesso di far circolare subito l’informazione, rafforzando la comunicazione avvenuta successivamente attraverso i mass-media. Questo ha permesso di sensibilizzare ampiamente gli ambulanti che fin dal giorno prima erano a conoscenza dell’iniziativa.
In tutto sono stati 16 i mercati dove si è svolto il Sabato Salvacibo. Grande successo a Porta Palazzo dove a fine mercato sono state recuperati 450 kg di cibo distribuiti a più di 60 beneficiari. Un numero molto elevato, tanto da non soddisfare a pieno le richieste delle persone. Una testimonianza di come l’iniziativa si sia fatta conoscere tra la popolazione.
Per il Sabato Salvacibo il progetto RePopp, oltre a Porta Palazzo e negli altri mercati del progetto (Corso Cincinnato, via Porpora, piazza Foroni), ha avviato definitivamente anche il sabato come giorno di raccolta e distribuzione al mercato di Borgo Vittoria. Lo stesso è accaduto al mercato di corso Svizzera in Borgo Campidoglio, nell’ambito della nuova iniziativa “Campidoglio Salvacibo”
Rete ONG ha poi animato il Sabato Salvacibo presso i mercati di corso Taranto con il supporto di un gruppo di scout (che hanno aiutato anche ai mercati di Mirafiori). L’associazione Eufemia ha facilmente convertito dentro questa iniziativa la sua tradizionale attività del sabato nei mercati di corso Brunelleschi e corso Racconigi, mobilitando decine di persone e centinaia di chili.
Food Pride ha attivato anche al sabato un gruppo di volontari che già agivano in altri giorni al mercato di piazza Santa Giulia e corso Belgio. Arci Torino invece ha avviato l’attività nel mercato di corso Palestro dove non si era masi svolta. Altre iniziative si sono create per l’occasione. È il caso di Mirafiori dove si è presa la responsabilità la maestra peruviana, Patrizia, appoggiata da volontari del coordinamento cct e da uno studenti e attivisti di Fridays For Future Torino che hanno “sgambato” in bici dal centro a Mirafiori.
Per l’occasione sono tornati in pista anche due Ecomori storici. È il caso di Moussa Foufana che insieme a due volontarie trovati attraverso la pagina Sentinelle Dei Rifiuti hanno effettuato la raccolta e distribuzione presso il mercato di Santa Rita – Sebastopoli. Un altro nuovo “gruppo misto” si è creato con Omar Kamara e due nuove volontarie che hanno realizzato l’attività in corso Spezia. Altri volontari sono poi arrivati attraverso il CCT Coordinamento Civico Torino e hanno rafforzato i mercati di Borgo Vittoria, via Porpora, corso Cincinnato e sono andati a prendere in auto gli avanzi dai mercati in piazza Santa Giulia e corso Chieti.
A tutto ciò si aggiunta all’ultimo Food Not Bombs con la raccolta in piazza Benefica. Le eccedenze non distribuite in quest’ultimo mercato sono confluite presso Il Cenacolo di Don Adriano in via Belfiore che si occupa di cucinare sabato pomeriggio e domenica mattina per persone senza fissa dimora.
Le quantità raccolte nel primo Sabato Salvacibo sono state notevoli. I dati sono ancora parziali e in molti mercati mancava la bilancia: 450 chili a Porta Palazzo, 400 in corso Brunelleschi, 350 in corso Racconigi, 130 in via Porpora, 130 a Borgo Campidoglio. Un totale che supera certamente una tonnellata e mezzo in questo primo Sabato Salvacibo.
“Sono molto soddisfatto che l’iniziativa nata anni fa a porta palazzo con le Sentinelle dei rifiuti e con Eco delle Città si sia espansa in tanti mercati rionali grazie alla collaborazione dei mercatali e dei volontari” ha commentato Alberto Unia, assessore all’Ambiente del Comune di Torino. Soddisfazione espressa anche da Paolo Hutter, presidente dell’associazione Eco dalle Città: “Sono molto contento per com’è andato questo primo appuntamento. Un’iniziativa del genere, con 16 mercati da coordinare non è facile, soprattutto essendo stato un esordio sia per una parte dei volontari che per alcuni mercati. In una situazione così c’è sempre qualche buco. Invece non ce ne sono stati. Sono molto soddisfatto, inoltre, perché temevamo di avere poche collaborazione, invece l’adesione è stata ottima anche da parte dei commercianti. Siamo poi riusciti a distribuire quasi tutto in loco anche perché le richieste sono state tante: a Porta Palazzo, addirittura, c’era troppa gente con code difficili da gestire. E ora si preparano i prossimi appuntamenti per arrivare almeno fino al primo sabato di dicembre”.
Cristina Seymandi Coordinatrice Tavolo Progettazione Civica ha sottolineato: “Il grande risultato del primo Sabato Salvacibo testimonia come far rete sia importante. Cittadini volontari, mercatsli ed istituzioni impegnati contro lo spreco del cibo che in un momento cosi delicato acquista un importante significato di solidarietà. Confido in una ancora più diffusa partecipazione per le prossime date”. Marco Vottero, presidente Coordinamento civico Torino, ha aggiunto: “Abbiamo colto con piacere la possibilità che ci è stata offerta, di continuare a tendere una mano ai nostri vicini, per una torino sempre più solidale, collaborativa e integrativa”.
Alessandro Munari, segretario torinese della Federazione Italiana Venditori Ambulanti, ha evidenziato: “Siamo felici che ci sia stata una risposta positiva degli operatori del mercato. Abbiamo cercato di sensibilizzarli fin dall’inizio all’iniziativa e siamo soddisfatti di questo riscontro. Vorremmo che questo diventasse strutturale. Nei mercati, infatti, soprattutto al sabato, i prodotti ancora edibili che vengono lasciati a terra sono numerosi. Dall’altro lato c’è la pandemia con le difficoltà che vengono amplificate. Il Sabato Salvacibo potrebbe diventare il volano per iniziative durature nel tempo e successive all’epidemia. Il nostro auspicio è che ci sia una collaborazione sempre più forte anche con la Città di Torino per il recupero di cibo ancora edibile”.
Associazione Eufemia: “Molte nuove famiglie si sono presentate e l’iniziativa è stata un successo!”
Sui 4 mercati targati “Food Pride – Eufemia” (Brunelleschi, Racconigi, Santa Giulia e Chieti) le presenze sono raddoppiate, molte nuove famiglie si sono presentate e l’iniziativa è stata un successo! “È andata molto bene e possiamo contare su dei super volontari!” racconta Martina Macedonio referente per Corso Racconigi. “È stata l’occasione per rilanciare il progetto e dare anche visibilità agli ambulanti che collaborano con noi ormai da 8 anni, in un periodo complesso anche per il commercio locale. Commercianti e beneficiari hanno partecipato con entusiasmo, grazie alla comunicazione congiunta avvenuta online e alla maggiore visibilità sui mercati siamo riusciti a coinvolgere più famiglie del solito e l’obiettivo a lungo termine è, come nella nostra metodologia d’intervento, coinvolgerle e farle partecipare attivamente, renderle parte del gruppo dei Food pride-rs”.