E’ necessario mantenere la guardia alta nei confronti dell’emergenza sanitaria. Ma la risposta non può essere semplicemente ‘più chiusure’, perché non è sostenibile da parte di un Paese messo alle strette anche sul terreno dell’emergenza economica ed in cui la tensione sociale cresce. Si rischiano una caduta del Pil per l’anno in corso ben superiore al 10%, la cessazione dell’attività di decine di migliaia di imprese e la cancellazione di centinaia di migliaia di posti di lavoro. Servono, invece, più programmazione e più coordinamento per risolvere la crisi evidente del circuito dei tamponi e dei tracciamenti ed i nodi dei trasporti locali e della scuola”. Così Confcommercio sull’emergenza Covid e l’ipotesi di un nuovo lockdown.