È partito l’8 dicembre il Programma Cashback, uno dei progetti del governo per ridurre l’uso dei contanti
Il meccanismo è pensato per incentivare gli acquisti quotidiani, compresi i micropagamenti, e ridurre in tutti i campi l’utilizzo del contante. Per cambiare le abitudini di consumo aiuterà anche la scelta di Pagobancomat di azzerare le commissioni sui pagamenti sotto i 5 euro per i prossimi 2 anni, facilitando così gli esercenti a dotarsi del Pos.
Il mese di dicembre rappresenterà la fase “sperimentale” e darà diritto a un extra-cashback da massimo 150 euro sugli acquisti di Natale, soldi che saranno accreditati sul conto corrente a partire da febbraio. A gennaio si entrerà, invece, a regime con due rimborsi l’anno da 150 euro, ogni 6 mesi, e due “supercashback”, cioè due rimborsi da 1.500 euro per i primi 100mila cittadini che faranno più transazioni.
Introduzione al Programma Cashback
L’incentivo all’utilizzo del pos, e più in generale la digitalizzazione dei pagamenti, è tra gli obiettivi più importanti prefissati dal Governo nel Piano Cashless. Un’iniziativa introdotta con l’articolo 1, commi da 288 a 290, della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 (Legge di Bilancio 2020) per combattere l’evasione fiscale, influenzata ulteriormente dall’importanza della crescita della digitalizzazione durante l’emergenza Covid-19. Per quanto riguarda cashback e super cashback, si tratta in entrambi i casi di rimborsi e premi per favorire l’utilizzo dei pagamenti digitali, cercando di limitare l’uso del contante per le piccole spese.
Che cosa è il Cashback
Il cashback prevede un rimborso del 10% sulle spese effettuate con bancomat, bonifici bancari, carte di credito o debito. Ma non solo, perché il rimborso sarà garantito anche per i pagamenti digitali fatti con le app del proprio smartphone: Satispay, Apple Pay o Samsung Pay, Paypal. L’idea è di rimborsare, con ristorno finanziario, il 10% della spesa effettuata. Il massimale di spesa è di 3.000 euro, che viene suddiviso in due rate da 1.500 euro a semestre. Inoltre il cashback è valido solamente se si effettuano un numero minimo di 50 pagamenti digitali a semestre.
Riassumendo, se si arrivasse a spendere 3.000 euro in 12 mesi, si potrebbe ricevere un bonus annuale di 300 euro (150 euro a semestre). E dunque il 10% della soglia minima consentita di 3.000. L’esecuzione di 50 transazioni minime a semestre esplicita la volontà del Governo di favorire l’uso dei pagamenti digitali anche per i piccoli acquisti, come ad esempio un semplice caffè al bar.
A disposizione dell’iniziativa per il 2021 e il 2022 è stato stanziato un tetto di 3 miliardi di euro, che potrebbe aumentare alzando l’ammontare del cashback, qualora non ci fosse un’adeguata risposta delle persone.
Come funziona?
Premesso che il cashback (anche detto bonus bancomat da 300 euro) è un rimborso economico e l’adesione al Programma da parte dei consumatori è volontaria, può accedervi solo chi, nell’arco di un anno, effettua una spesa minima di 3.000 euro con almeno 50 pagamenti a semestre eseguiti con strumenti digitali.
Quali sono i pagamenti digitali?
Per pagamenti digitali s’intendono, tra l’altro, i pagamenti effettuati conapp del proprio smartphone (Satispay, Apple Pay o Samsung Pay);
- bancomat;
- carte di credito;
- carte di debito;
- carte prepagate.
Come avviene il rimborso
Si può ricevere il rimborso del bonus bancomat direttamente sul proprio conto corrente. Occorre, però, scaricare l’app IO della Pubblica Amministrazione, ovvero la stessa app già utilizzata per l’indennizzo del bonus vacanze. La decisione è stata esplicitata nel Decreto Agosto, in cui viene affidata alla Consap e alla società PagoPa (dedicata ai pagamenti verso le pubbliche amministrazioni) l’erogazione dei rimborsi ed eventualmente i contenziosi che dovessero esserci.
Installa sullo smartphone l’ultima versione dell’app IO, scaricabile dagli store Apple e Android
Come richiederlo
Per richiedere l’indennizzo, il cittadino dovrà accedere, grazie al proprio SPID, alla piattaforma e registrarsi al programma. A quel punto inserirà il codice fiscale, le app o le carte che utilizzerà per aderire all’iniziativa e, infine, l’IBAN. Il rimborso avverrà ogni 6 mesi sul codice IBAN che l’Aderente ha indicato al momento dell’adesione al Programma o in un momento successivo.
Una volta aver eseguito tale procedura, la piattaforma genererà un codice QR, che dovrà essere rivolto agli esercenti per aggiungere la spesa che si esegue.
Come ottenere lo SPID
Per entrare in possesso dello SPID è necessario essere maggiorenni e disporre di:
- indirizzo e-mail;
- numero di cellulare;
- documento di identità valido (carta d’identità, passaporto, patente)
- tessera sanitaria con codice fiscale.