Dall’Intesa Stato-Regioni del 2012, il sistema Fiva ha caldeggiato presso i Comuni e le Regioni il rinnovo delle concessioni, così da chiudere definitivamente una vicenda che certamente non ha giovato alla Categoria. In questi ultimi anni viceversa, ha prevalso l’attesa di un sognato colpo di spugna sulla Norma, che non è mai arrivato, ma che ha reso la questione Bolkestein un argomento sempre buono per le campagne elettorali.

 

Ebbene, con l’ulteriore proroga al 2020 approvata a dicembre scorso, sono stati aggiunti due elementi che vanno oltre il semplice prolungamento dell’attesa e che non sono stati in alcun modo condivisi dal sistema Fiva: è stato inserito un criterio che delega i Comuni ad attribuire specifiche modalità di assegnazione a chi, negli ultimi due anni, ha direttamente utilizzato le concessioni quale unica o prevalente fonte di reddito; in secundis, è stato definito il principio di numero massimo di concessioni attribuibili al medesimo soggetto giuridico, sia sullo stesso mercato sia su diverse aree mercatali e non mercatali.

 

Pur nella necessaria prudenza del caso, il primo elemento sembrerebbe restringere lo spazio di manovra per chi ha dato in gerenza le concessioni (resta comunque impensabile che su Torino i titolari rientrino in possesso delle concessioni affittate a terzi a causa dell’ingestibile numero di pratiche), il secondo elemento, concettualmente più grave, pur non indicando ancora il numero massimo di concessioni che un ambulante può avere in assoluto (posti fissi sui mercati, nelle fiere, paninari, etc…), pone un tetto massimo che stabilisce il confine della libertà d’impresa e che dichiara a priori che il commercio su area pubblica non può crescere oltre un certo limite, motivato dal fatto che la concorrenza deve essere garantita.

 

Vedremo nei prossimi mesi quale effetto pratico avranno questi due criteri, per ora registriamo come l’attendismo derivante dall’idea che dalla Bolkestein si possa uscire, stia producendo soltanto un inasprimento delle regole a svantaggio degli ambulanti.