I Radicali Italiani hanno annunciato di aver presentato ricorso per una procedura di infrazione contro l’Italia, che punta a far partire immediatamente i bandi per gli ambulanti. I Radicali non sono nuovi a tali interventi e nel recente passato hanno anche ottenuto ragione, come nel caso del ricorso vinto contro la proroga delle concessioni dei balneari.
Nel comunicato che proponiamo poco sotto, si legge anche una contestazione all’Intesa del 2012, poiché essa garantisce tutti gli ambulanti oggi concessionari, ma in questo caso il Decreto Legislativo n. 59 afferma chiaramente che agli ambulanti si applica una deroga che permette di assegnare i 40 punti di vantaggio.
Quando sarà disponibile la risposta di Bruxelles, ne daremo comunicazione.
Dichiarazione dell’Avv. Maria Laura Turco per la Presidenza del Partito Radicale:
“Il Partito Radicale da 4 anni sta denunciando alla Commissione europea le leggi nazionali che hanno disposto proroghe automatiche delle concessioni balneari.
La sentenza della Corte di Giustizia del 14 Luglio 2016 ci ha dato ragione, chiarendo definitivamente che le proroghe automatiche ostano alla libera concorrenza e alla libertà di stabilimento, previste dai trattati e nello specifico, della Direttiva Bolkestein.
Lo scorso 2 Marzo il Partito Radicale ha presentato ricorso per procedura d’infrazione alla Commissione europea anche per gli ambulanti per la proroga automatica delle concessioni per commercio su aree pubbliche al 31.12.2018 contenuta nel Decreto Legge 244/16 convertito in Legge il 27.2.2017.
L’Autorità Garante della Concorrenza e Mercato ha già evidenziato che tali attività ambulanti non richiedono particolari investimenti e che gli operatori esistenti non possono essere eccessivamente favoriti, a scapito di nuovi concorrenti: il punteggio attualmente previsto consente ai Comuni di assegnare concessioni da 9 a 12 anni (7 anni in caso di mercati turistici) e un punteggio da 40 a 60 punti (su 100) per professionalità pregressa, mentre la prova della regolarità contributiva dà diritto a soli 3 punti.
In base a questi criteri difficilmente soggetti diversi dal concessionario uscente potranno contendere un posteggio da riassegnare.
Il favore per il concessionario uscente dissimula una forma di rinnovo automatico, vietata dell’art. 12 della Direttiva Bolkestein, che oltre alla durata limitata, prevede che non possano accordarsi vantaggi al concessionario uscente.
Abbiamo appreso che il Ministro Calenda, mentre ha reso dichiarazioni decise contro lo scandalo del rinnovo automatico delle concessioni balneari, ha espresso riserve sull’applicazione immediata e diretta della Direttiva Bolkestein agli ambulanti.
La Direttiva Bolkestein è per questa parte self-executing, cioè di immediata applicazione sia da parte della PA che dell’Autorità giudiziaria. La Corte costituzionale ha ribadito che la direttiva è immediatamente efficace quando non consente allo Stato alcuna valutazione discrezionale in merito all’attuazione, sia sufficientemente precisa e sia trascorso il termine per la sua attuazione cosicché lo Stato nei cui confronti il singolo fa valere la prescrizione risulti inadempiente.
I Sindaci devono emanare subito i bandi di gara per l’assegnazione delle concessioni perché la proroga è incompatibile con la direttiva europea.
Appoggiamo la dichiarazione del Ministro sulla necessità di applicare al più presto la Direttiva Bolkestein alle concessioni balneari ma lo invitiamo alla riflessione che identica necessità si presenta per gli ambulanti al fine di non incorrere nell’ennesima procedura d’infrazione con multe dell’UE a carico dei contribuenti.”