La crisi economica unita alla diffusione delle nuove tecnologie informatiche e della comunicazione hanno portato anche nel nostro territorio alla diffusione di tutta una serie di nuovi modelli e fenomeni commerciali, spesso di ispirazione straniera, che, per le loro caratteristiche, non rientrano nelle tradizionali regole amministrative e fiscali di settore vigenti nel nostro Paese.

 

Si tratta di fenomeni che, seppure accolti con interesse dal pubblico, se non adeguatamente approfonditi e normati corrono il rischio di ingenerare profonde sperequazioni concorrenziali con le attività e le tipologie commerciali più tradizionali esposte al rispetto di tutta una serie di adempimenti ed oneri amministrativi e fiscali da cui esse, spesso, sono escluse.

 

Gli organi di informazione nazionali e locali hanno dato ampio risalto nei mesi scorsi alla diffusione del fenomeno “Uber” ed ai relativi conflitti che si sono generati nella categoria dei taxisti, ma non mancano tutta una serie di altri fenomeni similari anche nel mondo del commercio che, seppure con minore clamore mediatico, stanno ingenerando forti criticità anche nel settore della somministrazione ed in quello del commercio.

Proprio per questo motivo nei mesi scorsi le Organizzazioni di Categoria avevano sollecitato le Istituzioni Locali a contrastare i crescenti fenomeni di abusivismo commerciale nonché a salvaguardare condizioni di leale concorrenza.

 

“E’ con vivo piacere – sottolinea la Presidente di Confcommercio Piemonte Maria Luisa Coppa – che abbiamo appreso della volontà della Divisione Commercio della Regione Piemonte, cui abbiamo dato immediatamente la nostra adesione, di attivare un tavolo di lavoro congiunto volto ad individuare ed approfondire i principali fenomeni emergenti a criticità concorrenziale nei settori del commercio nonché a studiare le possibili soluzioni di regolamentazione, coinvolgendo se del caso, anche altre Istituzioni di livello superiore quali i Ministeri o lo stesso Governo”.

 

Di qui la prima riunione del tavolo tenutasi martedì presso l’Assessorato che è servita per definire la metodologia di lavoro e l’individuazione di alcuni primi ambiti di indagine: dal fenomeno dello “Street Food” a quello dello “Home Restaurant” nel settore della ristorazione, così come la crescente diffusione dei “mercatini dell’usato”, dei mercatini su area privata, nonché di quelli per la commercializzazione di prodotti del proprio ingegno nel settore del commercio.