(La Repubblica)

 

Nascono le “Fiamme gialle” dei vigili: un nucleo della polizia municipale del Comune che ha come obiettivo la lotta all’evasione, stanando chi evita di pagare tasse e tributi. Con una delibera che porta le firme dell’assessore ai Tributi, Sergio Rolando, e del collega alla Polizia municipale, Roberto Finardi, viene fondato il Noa, acronimo di “Nucleo Operativo Antievasione”. E non si tratta solo di un cambio di etichetta rispetto al nucleo tributi locali.

Nei prossimi mesi si assisterà ad una stretta per colpire chi evade la tassa rifiuti, la Tasi, oppure per pinzare chi fa illeciti edilizi, chi occupa in maniera abusiva lo spazio pubblico e chi non versa la tassa di soggiorno. Gli uomini, in tutto 22, che hanno gli uffici nella sede degli uffici del Tributi del Comune, al Lingottino, saranno impegnati in indagini ad hoc per rintracciare chi tenta di darsi alla macchia, rendendosi irreperibile, per non pagare il dovuto. C’è poi chi prova a risultare nulla tenente o senza patrimonio sufficiente per mettersi in regola rispetto alle ingiunzioni di pagamento.

 

Compito del Noa è scovare i “fondi nascosti”, magari intestati a familiari o teste di legno. Poi vanno trovate le case fantasma e controllate le vere o finte convivenze, gli alloggi che vengono registrati come abitazioni ma usati come uffici. C’è tutto il filone “pubblicità”, tra impianti da verificare e pagamento dei canoni da far rispettare. Indagini che produrranno segnalazioni all’Agenzia delle Entrate per un servizio completo. Torino è terza in classifica, dopo Milano e Genova, in questo tipo di attività. E ha fatto scuola negli anni scorsi a Genova – quando si dice che l’allievo supera il maestro e poi a Cuneo, Livorno, Novara e Rimini.

La vita sarà più complicata per gli evasori. “Il rafforzamento del Nucleo è una delle dirette conseguenze del potenziamento della riscossione decisa dall’amministrazione comunale – sottolinea Antonella Riganti, dirigente del settore Tributi e Catasto – la lotta all’evasione, scovando chi non risulta nelle banche dati, chi cerca di eludere il pagamento di tributi e canoni, è ciò che sta a monte rispetto alla riscossione”.

Il nucleo, che è guidato dal commissario Giuseppe Castagnella, opererà in sinergia con il settore tributi e catasto, oltre che con Soris, la società di riscossione, e gli altri comparti, come il commercio. L’agente del Noa fa quel che non si riesce a fare sfruttando solo gli archivi: scovare l’evasore, ma soprattutto verificare in maniera diretta, “sul campo”, la situazione raccogliendo riscontri e dati.

Tra i progetti mirati ci sarà il completamento della numerazione degli immobili. Cosa che permetterà agli agenti del nucleo antievasione di controllare in maniera diretta la situazione catastale, se chi occupa gli appartamenti corrisponda all’intestatario del contratto o a chi ha la residenza. Elementi che possono far variare il pagamento della tassa rifiuti, oppure della Tasi. O far venir fuori diversi illeciti, a cominciare dalla mancata registrazione dei contratti d’affitto.