Anche quest’anno clima di attesa per l’inizio dei saldi estivi: a Torino come in molte città italiane l’apertura della stagione delle vendite scontate rappresenta un buon momento per tastare il polso alla situazione economica. Nonostante I primi timidi segnali di ripresa, il perdurare della crisi e il clima d’incertezza spingono i consumatori ad affrontare la stagione dei saldi con oculatezza, per acquisti importanti. Il settore dell’abbigliamento spera, in questo periodo dell’anno, di veder risollevate le vendite frenate dalla crisi. I pochissimi segnali di ripresa però non sono tali da invertire un trend che dura ormai da anni.
Fra i fattori che spingono ad un tiepido ottimismo gli effetti benefici del turismo legato all’Ostensione e ai molti eventi che l’hanno seguita e che continuano ad animare il cuore della Città. Inoltre l’ondata di caldo estivo di questi giorni potrà spingere la clientela all’acquisto di uno o più capi per le vacanze e il tempo libero. Diversa la situazione nelle zone periferiche, lontane dai flussi turistici dove si teme un calo delle vendite anche del 10%. Come sempre l’abbigliamento femminile è il più venduto di quello maschile. I prodotti maggiormente richiesti sono maglie di cotone, pantaloni, accessori, borse e pelletterie.
“Anche quest’anno saranno premiate le imprese e i commercianti che hanno saputo innovare la propria offerta, non solo per quanto riguarda il prodotto ma anche il servizio alla clientela più affezionata che sceglie la qualità e non la quantità. I torinesi sembrano tornare nei negozi storici dove il consumatore medio non troverà l’assalto all’ultimo capo ma un adeguato livello di offerta e di assistenza dichiara Francesco Cena presidente del Sindacato Abbigliamento dell’Ascom torinese.
“Guardiamo con fiducia – dichiara Maria Luisa Coppa presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia – alla nuova stagione dei saldi estivi, ottima occasione per i consumatori e per i turisti In visita a Torino, di realizzare qualche buon affare. Purtroppo l’abbigliamento non è ancora stato toccato dai timidi segnali di ripresa registrati nei mesi scorsi in altri settori: anche qui occorre pensare a nuove formule di vendita e l’apertura a nuovi mercati tramite l’uso della tecnologia. Alla politica chiediamo un forte impegno di sostegno al clima di fiducia, manifestato dai torinesi e dai piemontesi, con un progressivo allentamento del carico fiscale sulle imprese e sulle famiglie”.