(Dal sito internet de La Repubblica)
Nel 2015, per la prima volta, i saldi invernali scatteranno di lunedì. E non di sabato. I commercianti sono già in rivolta: “Si bruciano gli affari del week end” sostengono e chiedono alla Regione una deroga.
La colpa è di una legge nazionale che avrebbe dovuto mettere ordine nella questione delle date di partenza per le vendite di fine stagione, diverse a seconda delle città, e che invece finisce, almeno questa volta, per complicare le cose.
La norma stabilisce che i saldi invernali inizino “nel primo giorno feriale antecedente l’Epifania”, ovvero il 5 gennaio, che però, calendario alla mano, nel 2015 cadrà di lunedì, e non di sabato, giornata nella quale tradizionalmente iniziano le vendite con lunghe code davanti ai negozi fin dalle prime ore del mattino.
Una mazzata, che finisce per colpire il settore dell’abbigliamento già messo a dura prova dalla crisi: solo tra gennaio e agosto, a Torino e provincia, sono spariti 155 negozi. “E’ giusto mettere ordine nella questione dei saldi – sostiene Antonio Carta, presidente regionale di Confesercenti – ma anche la miglior legge ha bisogno di un’eccezione quando i problemi sono oggettivi: non ha senso far iniziare i saldi di lunedì – prosegue – perdiamo un week end: chi comprerebbe di sabato un articolo che poi da lunedì costerebbe molto meno?”. Reduci dalla maratona di Natale, commercianti e commessi rischiano quindi di passare un week end, quello del 3 e 4 gennaio, con i negozi aperti a “girarsi i pollici in attesa del lunedì”.
Non solo: il primo week end rappresenta in media il 20 per cento delle vendite complessive dei saldi. Dopo, lo scontrino medio scende del 10 per cento “e – sostengono i negozianti – questo calendario rischia di farlo scendere ancora”.
Anche Ascom ha molte perplessità sulla partenza di lunedì. “Il sabato da sempre rappresenta per le vendite di fine stagione una boccata d’ossigeno – spiega la presidente regionale Maria Luisa Coppa – ma temo che i tempi siano stretti per modificare la norma: c’è un accordo nazionale, ma forse nessuno a suo tempo ha guardato il calendario”.
Forse sarebbe meglio scegliere anche per l’inverno la formula stabilità per i saldi estivi che partono, per legge, “nel primo sabato di luglio”. La prima settimana di gennaio è, certo, più complicata, con le festività che cadono ogni anno in un diverso giorno della settimana, ma una soluzione va trovata, proprio per evitare quelle che Carta definisce “circostanze sfavorevoli e infelici”.
Ne è convinta anche l’assessore al commercio della Regione Giuseppina De Santis. “Abbiamo applicato una norma nazionale – dice – però capisco sia un problema e sono sensibile alle richieste dei commercianti. Mi auguro che la Conferenza StatoRegioni possa trovare una soluzione che tenga conto del calendario e delle esigenze del settore già per il 2016″. Qualche margine di manovra, in realtà, c’è anche per i saldi 2015, nonostante la soluzione del problema non sia semplice. Il Piemonte dovrebbe almeno accordarsi con le Regioni limitrofe, come Liguria e Lombardia, che poi però avrebbero a loro volta gli stessi problemi con quelle confinanti.
(Mariachiara Giacosa)