LA STAMPA

Massimiliano Peggio

Il suo magazzino clandestino era famoso nel sottobosco di Porta Palazzo, ma per frequentarlo bisognava essere invitati, come un club esclusivo. Così trasformava assemblava capi di abbigliamento e scarpe già in parte contraffatti in prodotti di marca, applicando etichette e certificati di qualità. Nike, Napapijri, Louis Vuitton, Armani, Colmar.

Il titolare
A gestire questa manifattura clandestina, ricavata in un cortile di corso Regina Margherita 162, era un uomo originario del Marocco di 37 anni, commerciante, regolarmente residente a Torino. Era considerato un punto di riferimento per la piazza di Porta Palazzo. L’uomo è stato denunciato dai poliziotti dell’ufficio controllo del territorio del commissariato Dora Vanchiglia per contraffazione e ricettazione. Il suo locale è stato posto sotto sequestro. I prodotti grezzi arrivano dal mercato cinese. Nel suo locale sono stati trovati 54 giubbotti, 296 paia di scarpe, 34 maglie, 39 cinture. E poi attrezzature: tre macchine per cucire. Prodotti di ottima qualità: parte delle confezioni erano destinati alle bancarelle della Crocetta.