Il punto sul piano di azione di Ascom Torino contro il provvedimento del Comune sulla nuova ZTL in tre domande alla presidente Maria Luisa Coppa.

 

Presidente Maria Luisa Coppa a che punto è la trattativa fra l’Amministrazione Comunale e le associazioni di categoria?

“Siamo ad un punto di forte rottura! Dopo l’ultimo tentativo di dialogo, l’assessore Lapietra ha dimostrato tutta la sua indisponibilità ad accogliere nessuno dei punti da noi più volte proposti. Con una prassi molto discutibile il Comune ha annunciato a giornali e tv le cosiddette linee guide di un progetto di revisione dell’attuale ZTL senza prima convocare un tavolo ufficiale di confronto con il mondo dell’impresa, del commercio dei professionisti e con le Associazioni che li rappresentano, per raccogliere le esigenze di un pezzo importante della Città che vive e lavora nel Centro storico. Prima ancora di contestare il contenuto non riconosciamo il metodo con il quale si è giunti alla delibera, anche se solo di indirizzo.

 

Presidente entriamo nel merito dei punti cruciali…

“A parte il metodo, credo che tutta l’impostazione del progetto sia da rivedere: mi sembra che alla base ci sia una forte motivazione ideologica che prevede la chiusura totale del Centro storico alle auto. Lo chiamano “Torino Centro Aperto” ma in realtà il Centro sarà ancora meno accessibile. Avevamo chiesto di stabilire nuovi perimetri dell’area a traffico limitato, di rapportare l’ingresso alla sola regolarizzazione della sosta, di investire risorse per sostenere le imprese del Centro ma le nostre proposte, per mitigare la misura, sono puntualmente state ignorate. In extremis avevamo lanciato un ultimo appello affinché la Giunta convocasse un tavolo con le associazioni di categoria prima di votare il provvedimento. Parole vane perché invece la delibera è stata approvata. Ora dobbiamo impedire che la misura trovi attuazione danneggiando il fragile equilibrio economico dell’area centrale di Torino e non solo.

 

Quali sono le sue preoccupazioni?

“La delibera propone innanzitutto un cambiamento di orari: se la Ztl attuale prevede che tra le 7,30 e le 10,30 solo i mezzi dotati di permesso possono circolare, in futuro l’orario si estenderà dalle 7,30 alle 19,30. Ma le modalità di accesso non sono chiare. Nonostante si affermi il principio, teoricamente condivisibile, “più inquini più paghi” temiamo che l’applicazione di questo criterio avverrà senza tenere conto delle reali difficoltà in cui si muovono le nostre imprese a causa della contrazione dei consumi, della desertificazione del Centro Storico, del caro affitti, nè delle esigenze di imprese, professionisti, clienti che si recano in Centro per lavorare, consegnare merci, svolgere attività di servizio e fare acquisti. Condividiamo le esigenze di rispetto ambientale ma crediamo che possano essere conciliate con quelle di rivitalizzazione dell’area centrale. Se a ciò aggiungiamo il nuovo regolamento sui dehors, la perdita di grandi eventi e l’assenza di importanti appuntamenti culturali, lo scenario è quello di un Centro che rischia di perdere la sua attrattività. Per queste ragioni, dopo aver cercato in tutti i modi una mediazione, nei prossimi giorni ci mobiliteremo a fianco delle nostre Associazioni di via per dare un segnale forte a questa Giunta. Noi pretendiamo un grande progetto di riqualificazione e miglioramento della qualità e vivibilità complessiva del Centro anzichè un ennesimo provvedimento teso esclusivamente a fare cassa”.