La Stampa


La beffa è servita. E non è indolore: «Non vorrei che lunedì ci ritrovassimo i forconi sotto il Comune», dice il segretario della Cna Paolo Alberti, «perché capisco l’ambiente ma noi siamo stati i più colpiti dalla crisi e non ci sono soldi per cambiare i mezzi».

Alla fine gli artigiani con un diesel Euro 3 da lunedì faranno molta fatica a circolare a meno di confidare nella clemenza dei vigili e in una norma scritta (forse volutamente) in modo così ambiguo da consentire eccezioni in quantità. La deroga invocata dalle 60 mila aziende artigiane – secondo Confartigianato il 56% dei furgoni è un diesel sotto l’Euro 3 – alla fine non c’è nello schema di ordinanza inviato ieri dalla Città metropolitana ai 33 comuni che da lunedì applicheranno i blocchi anti smog.

Non c’è nonostante le aperture dei giorni scorsi, quando la Città metropolitana guidata da Chiara Appendino e dal Movimento 5 Stelle aveva chiamato tutti i comuni sondandoli sull’opportunità del lasciapassare agli artigiani. Erano tutti d’accordo, eccetto Torino che ha fatto pesare la sua posizione chiamando anche in causa l’indagine della procura sullo smog. L’esito è una deroga riservata ai «veicoli utilizzati da lavoratori turnisti o che stanno rispondendo a chiamata in reperibilità» purché «giustificata da apposita documentazione rilasciata dall’azienda». Gli artigiani potranno dunque circolare solo se in pronto intervento, vero o presunto che sia: un modo per evitare di concedere troppe deroghe ma un’oggettiva limitazione.

 

Città metropolitana alla fine ha scelto una formula più vaga rispetto alle indicazioni della Regione, che sugli artigiani prescrive di esentare i «veicoli utilizzati da lavoratori che stanno rispondendo a chiamata in reperibilità e di artigiani della manutenzione e dell’assistenza con certificato per interventi urgenti».

 

Sono salvi invece i mercatali: per chi ha un diesel Euro 3 l’esenzione è valida dalle 8 alle ore 8,30 e dalle 14 alle 16 nei giorni feriali, che diventano 15-17 il sabato e festivi. Da lunedì dunque entrano in vigore le regole anti smog. Prevedono alcuni divieti permanenti: per i veicoli Euro 0, qualunque sia l’alimentazione; dalle 8 otto alle 19 dal lunedì al venerdì per i diesel Euro 1 e 2. A questi si aggiungono i diesel Euro 3, banditi dalle 8 alle 19 dal lunedì al venerdì fino al 31 marzo.

 

Poi ci sono i provvedimenti d’emergenza, validi fino al 31 marzo. Quest’anno ci sono tre livelli. Il primo – arancio – scatta dopo quattro giorni consecutivi con il Pm10 oltre i 50 microgrammi per metro cubo: dalle 8 alle 19 si bloccano i diesel fino all’Euro 4 per il trasporto persone e fino all’Euro 3 per il trasporto merci, mentre gli Euro 4 merci saranno bloccati dalle 8,30 alle 14 e dalle 16 alle 19 nei giorni feriali e dalle 8,30 alle 15 e dalle 17 alle 19 il sabato e nei festivi.

 

Dopo dieci giorni di sforamenti si passa al «rosso»: ai precedenti divieti si aggiungono i diesel Euro 5 e i benzina Euro 1 trasporto persone e i veicoli commerciali diesel Euro 5/V e benzina Euro 1. Infine, dopo venti giorni di smog alle stelle, livello «viola»: i precedenti blocchi si applicheranno dalle 7 alle 20.