Dopo i tragici fatti di piazza San Carlo di sabato scorso, il nome degli ambulanti è stato usato dai mass media in maniera impropria. Tanto che una testata televisiva ha contattato la sede Fiva per una intervista, che è stata rifiutata, per non accomunare la Categoria degli ambulanti ai responsabili delle irregolarità accadute in piazza.
Seppur comprensibile l’immediatezza comunicativa di nominare così chi vende senza sede fissa alcuni prodotti, è da ricordare che queste persone, improvvisati commercianti tramite casse o carrelli piene di bottiglie di birra e di ghiaccio, non hanno nulla a che fare con gli operatori di mercato. Gli ambulanti degni di questo nome infatti sono piccole imprese iscritte in Camera di Commercio, possessori di regolare autorizzazione rilasciata dal Comune e che con sempre crescenti difficoltà sono impegnati ogni giorno a far quadrare i conti e a erogare un servizio alla clientela.
Tutti gli altri sono semplicemente degli irregolari e degli abusivi, persone che non soltanto denigrano l’immagine degli operatori, ma che producono sempre una concorrenza sleale, che danneggia chi lavora nel rispetto delle regole. Non chiamateli ambulanti.