(La Repubblica online)

 

Il governo è pronto a mettere mano in modo netto alla questione voucher, limitando l’uso alle sole famiglie ed escludendo invece le imprese. È stato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine di un incontro, a spiegare la posizione dell’esecutivo: “Penso che la norma sui voucher vada modificata e che ne vada drasticamente limitato l’uso. Penso che vadano usati dalle famiglie per piccoli lavori e non dalle imprese, che hanno i contratti di lavoro”.

 

Il ministro ha confermato dunque l’impostazione ricostruita da Repubblica in edicola e ha ricordato che le norme in vigore sui voucher sono state “sistematicamente modificate” e gli interventi che hanno eliminato “i vincoli più significativi” sono stati fatti dai governi Monti e Letta. “Al contrario”, ha aggiunto, “noi non abbiamo fatto atti che ne ampliassero l’uso e anzi li abbiamo vietati negli appalti”. Domani è previsto a Palazzo Chigi un incontro importante tra il governo e alcuni parlamentari, mentre oggi la Commissione Lavoro sarà riunita per trovare una sintesi tra le diverse proproste di legge esistenti di modifica della normativa attuale.

 

Intanto sono stati pubblicati i dati 2016 dell’attività di vigilanza svolta proprio dal Ministero del Lavoro, con Inps ed Inail: è stato accertato l’utilizzo Improprio dei voucher in 2.700 casi. Le imprese che li hanno utilizzati in modo irregolare sono state 2.210. L’uso fittizio è servito a coprire il lavoro nero in 1.638 casi. Nel periodo che va dall’8 ottobre del 2016, entrata in vigore delle nuove disposizioni sulla tracciabilità dei voucher, al 31 dicembre è stata riscontrata la violazione dell’obbligo di comunicazione per 284 lavoratori. Le relative sanzioni amministrative sono stati pari a 227.200 euro.

 

In generale, oltre sei imprese su dieci sottoposte a ispezione nel 2016 risultano irregolari. E’ stata accertata un’evasione di contributi e premi per oltre 1,1 miliardi di euro: le aziende ispezionate ammontano a 191.614, In linea con gli anni precedenti. Il tasso di irregolarità è stato appunto pari al 63% con 120.738 Aziende non in regola.

 

La percentuale di irregolarità presenta un leggero aumento (+0,12 punti percentuali) rispetto al 2015. Sono 186.027 I lavoratori irregolari accertati. Quelli totalmente in nero sono 62.106. In questo ambito sono state irrogate 43.048 maxisanzioni per l’occupazione di lavoratori in nero con un aumento del 3,5% rispetto al 2015.