LA REPUBLICA

Carrefour ha aperto oggi la procedura di mobilità per 500 lavoratori di 57 ipermercati di tutta Italia, ma per il Piemonte il bilancio è particolarmente pesante: due ipermercati chiusi – a Trofarello, alle porte di Torino, e a Borgomanero nel Novarese – e almeno duecento lavoratori a casa, contando solo quelli, diretti e indiretti, impiegati nei punti vendita che verranno tagliati. Sono infatti 160 solo gli esuberi diretti previsti, come spiega Luca Sanna, della Filcams Cgil di Torino: 54 a Trofarello dove l’ipermercato chiuderà, 14 alle Gru di Grugliasco, 10 a Collegno, 8 a Pinerolo, 57 a Borgomanero dove sarà chiuso il secondo ipermercato, 6 a Borgo Sesia e 11 a Novara.

 

I sindacati che intendono chiedere al più presto un incontro con l’azienda per conoscere il piano industriale: ora ci saranno 45 giorni di tempo per raggiungere un accordo sindacale sulla mobilità, più altri trenta in sede ministeriale. Previste nei prossimi giorni le assemblee con i lavoratori. Tre le chiusure previste: a Trofarello e Borgomanero in Piemonte e a Pontecagnano in Campania.

 

Motivo del pesante taglio, per il quale sono già stati indetti scioperi, è che si vende poco, il costo del lavoro è troppo alto e quindi non ha più senso tenere aperti quei punti vendita. Almeno, così hanno spiegato i manager della multinazionale francese ai sindacati.

 

«Abbiamo subito fatto partire la mobilitazione, perché la comunicazione dell’azienda arriva dopo i tanti sacrifici già fatti dai lavoratori per ridursi l’orario e per rendere possibili le aperture per 24 ore», attacca Marinella Migliorini, segretaria della Filcams- Cgil Piemonte.

 

Il Carrefour di Trofarello dà lavoro a 70 dipendenti più l’indotto, quello di Borgomanero conta invece 45 addetti diretti che salgono a circa 100 con quelli indiretti. In Piemonte, solo per questi punti vendita, si parla dunque di almeno 200 lavoratori. In arrivo ci sono però brutte notizie per tutti i dipendenti Carrefour: «Sono state anticipate dall’azienda una serie di esigenze organizzative che implicherebbero un ulteriore e grave peggioramento delle condizioni di lavoro», dicono Fisascat- Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs- Uil.

 

E spiegano che l’impresa ha evidenziato «rilevanti problematiche sugli andamenti aziendali» ossia su «fatturato, costo del lavoro e redditività. Gli ipermercati risultano particolarmente penalizzati».

 

“La notizia dell’avvio della procedura di mobilità per 500 lavoratori Carrefour in tutta Italia, con la chiusura di due ipermercati in Piemonte rischia di avere conseguenze molto gravi per la nostra Regione, con la perdita di posti di lavoro proprio in quei settori che negli ultimi anni hanno mostrato una propensione ad assumere”. Lo dichiara l’assessora al Lavoro della Regione Piemonte, Gianna Pentenero. “Siamo in contatto con le organizzazioni sindacali e le amministrazioni locali – aggiunge – e verificheremo la possibilità di convocare nei prossimi giorni un incontro in Regione, anche se la trattativa si svolgerà, con ogni probabilità, a livello nazionale”.

 

“Ci dispiace per i licenziamenti e speriamo si possa trovare una diversa soluzione che possa salvaguardare i posti di lavoro – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – E’ evidente, comunque, che questa scelta è indicatrice della crisi in atto.

 

Questa comunicazione fa seguito a quella di oggi della Confcommercio secondo la quale i consumi alimentari sono scesi in un solo anno dell’1,9 per cento ed è direttamente collegata a quella di pochi giorni fa dell’Istat, secondo la quale negli ipermercati si è registrata una diminuzione delle vendite dell’1,4 per cento, sempre su base annua”.