(Dal sito de La Repubblica online)
Arriva sotto la Mole il “treno della frutta”. Prende il via oggi il collegamento ferroviario tra il primo porto italiano per volumi di frutta movimentati, Savona-Vado, e la Piattaforma multimodale Logistica di Orbassano, componente essenziale della nuova linea ferroviaria Torino-Lione. Ne dà notizia una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, spiegando che il collegamento parte con la regia dello stesso dicastero e della Regione Piemonte, del Commissario di Governo per la Torino-Lione, dell’Autorità Portuale di Savona e della Sito, Società Interporto di Torino, con sede a Orbassano, degli operatori logistici APM Terminal e Navalia.

 

Il treno sperimentale (16 pianali per una portata complessiva di 650 tonnellate di massa trainata in singola trazione) rappresenta l’avvio di un collegamento stabile a partire dal gennaio 2016. “La riforma della logistica e della portualità – commenta il ministro Graziano Delrio – sta procedendo concretamente con il completamento e la messa in funzione dell’ultimo miglio ferroviario tra porti ed interporti e con lo sblocco dei cantieri utili a rafforzare la competitività dei nostri porti”.

 

“Si parla oggi con rinnovato interesse dell’utilizzo del vettore ferroviario e delle connessioni alle reti Europee di trasporto – continua Delrio – questa nuova relazione rappresenta uno degli esempi concreti della possibilità offerte dal vettore ferroviario e dall’uso intelligente delle reti esistenti, ed è una ottima notizia per la potenzialità del sistema piemontese e ligure”. “L’esito positivo della sperimentazione – sottolinea ancora il ministro – darebbe, inoltre, la dimostrazione fisica che il porto di Savona Vado è integrato direttamente con il Corridoio Mediterraneo, rafforzando il ruolo dell’Italia nella promozione dei traffici Est-Ovest”.

 

Fondamentale il ruolo di Trenitalia e dell’innovativo sistema di gestione ferroviaria messo in atto dall’Autorità Portuale che si è dotata dei locomotori di proprietà necessari a impostare un sistema a costi industriali. “L’obiettivo commerciale mira a dimostrare ai primari operatori del settore ortofrutticolo insediati su Orbassano la possibilità di essere serviti non più dai porti del Nord Europa ma dai nostri scali; se si considera che solo sul Centro Agroalimentare Torino, collocato nelle piattaforma di Orbassano, si movimentano oltre 500.000 tonnellate di ortofrutta all’anno (oggi trasportata esclusivamente su gomma) si può facilmente comprendere la ricaduta positiva dello sforzo oggi atto”, afferma la nota del Mit.