Nello scorso aprile l’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) è cresciuto dello 0,5% rispetto a marzo e dello 0,8% in confronto allo stesso mese dell’anno precedente: prosegue così la tendenza al progressivo miglioramento iniziato nell’estate 2014 (fig. 2). Secondo l’Ufficio Studi Confcommercio, “il dato sembra indicare la possibilità di una ripresa dei consumi più accentuata rispetto a quanto rilevato fino ad oggi ed avvalora, unitamente alle indicazioni positive provenienti da altri indicatori congiunturali, l’ipotesi di una crescita superiore all’1% già nel 2015”.
La crescita congiunturale, la più elevata degli ultimi due anni, deriva da un aumento della domanda sia di servizi (+0,6%) che di beni (+0,4%). Variazioni positive soprattutto per i beni e i servizi per la mobilità (+2,5%), grazie al buon andamento delle vendite di auto ai privati, per alberghi, pasti e consumi fuori casa (+0,9%) e per beni e servizi per le comunicazioni (+0,6%). Incremento modesto, invece, per beni e i servizi per la cura della persona (+0,1%), mentre la domanda di alimentari, bevande e tabacchi e quella dei beni e servizi per la casa è stabile. In lieve calo la spesa per abbigliamento e calzature (-0,2%) e quella per beni e servizi ricreativi (-0,1%).
Per quanto riguarda invece le dinamiche tendenziali, c’è un incremento dello 0,9% della domanda di beni e dello 0,7% di quelle di servizi. Buono l’andamento della domanda di beni e servizi per la mobilità (+9,2%), dei beni e dei servizi per le comunicazioni (+3,1%) e della la spesa per alberghi, pasti e consumi fuori casa (+0,9%). In calo le altre macro-funzioni di spesa: -1,4% per alimentari, bevande e tabacchi; -0,9% per abbigliamento e calzature; -0,6% per i beni e i servizi per la cura della persona; -0,5% per i beni e i servizi ricreativi; -0,4% per i beni e i servizi per la casa.