Proponiamo l’articolo de La Stampa on line.

 

 

(Fabrizio Assandri)
Mezzanotte appena passata. Due ragazzi provano ad aggirare il divieto di vendita di alcol che al supermercato che fa l’alba, il primo in città, il Carrefour di via Madama Cristina angolo corso Raffaello, scatta all’ora di Cenerentola. Escono a mani vuote prima di tuffarsi nella movida. Alle 2 c’è un cestino pieno di alcolici «requisiti». In coda alla cassa c’è una famiglia. Scontrino da 80 euro, tra gli acquisti ciabatte con la faccia di Brontolo. Anna e Alfredo, 10 e 13 anni, hanno convinto mamma e papà a tirar tardi. «Volevamo vedere che gente c’era». Decretano: «Persone normali». «Ma non mi aspettavo tanto alcol» dice la mamma Paola Iozzelli.

Ansia da chiusura
«Non ho più l’ansia da chiusura dei negozi, che chi lavora fino a tardi conosce bene» dice Chiara Ghirardi, che alle 3, dopo la serata con amici, compra biscotti per i bimbi dell’asilo che gestisce. «Questo posto dà un senso di città viva, può essere un riferimento per persone sole». La mezzanotte è lo spartiacque. Prima c’è la corsa alle casse di giovani ed Erasmus. Poi «si può comprare con tutta tranquillità» dicono i nottambuli della spesa. Quasi duecento scontrini prima delle 6: per ogni dieci o quindici clienti di giorno, ce n’è uno di notte, nel weekend il doppio. La spesa, alle 2, è in media di 13,94 euro. «Buon risultato – dicono Fabio Mangano, responsabile, e Giovanni Arona, capoarea – c’è anche chi fa la spesa per la settimana». Gli articoli più venduti? Pasta, farina, latte, prodotti in sconto. Alessio Brugliera e Jacopo Bianco comprano una sambuca: «A ballare ti mangiano con le consumazioni». Ci sono lavoratori notturni, una centralinista, un barista, un pizzaiolo. Fabio, dentista: «È comodo far spesa dopo il giro per locali». Ha le borse piene: frutta, salmone, cibi biologici.

Modello estero
Fabio Raffaelli sogna più supermercati aperti di notte: «Ho vissuto negli Usa, alle 4 del mattino andavo al Walmart a sfogliare gratis riviste di skate». Il momento morto è dopo le 4, alle 6 si ricomincia, tra anziani insonni e giovani a fine serata.

I contro
Rossella Corsaro è preoccupata: «Ho un Carrefour sotto casa e siamo alle carte bollate per il rumore di giorno. Figuriamoci di notte». Tra i clienti c’è un avvocato del lavoro, Natalie: «I nuovi contratti non prevedono aumenti adeguati per la notte». Piccoli incrementi vanno ai cassieri, niente per chi sistema i prodotti sugli scaffali. Alla voce sicurezza per ora non ci sono stati problemi, qualche cliente brillo e qualche ladruncolo. Pochi giorni fa un ragazzo, forse sotto effetto di droghe, s’è steso per terra davanti alle casse, poi s’è rialzato ed è uscito come se nulla fosse. Nessuno teme che con l’apertura continuata ci si abitui a ritmi frenetici. «Bisogna adeguarsi ai tempi» dicono i clienti.