Addio scontrini. Addio blitz dei finanzieri a Cortina o nei negozi del centro. Il fisco cambia forma, “cambia verso”, come dice la direttrice dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi, citando il premier Matteo Renzi. Dai controlli ex post, sul territorio, si passa alla tracciabilità e ad un nuovo rapporto, continuo, di informazione e di scambio, con i contribuenti.

L’obiettivo è quello di coinvolgere maggiormente i cittadini nell’attività dell’Agenzia, comunicandogliene i passaggi, le intenzioni, i dubbi a loro riguardo e permettendo quindi ai contribuenti, se necessario, di “auto-correggersi”. L’informatizzazione del sistema è anche questa: 730 precompilato, ravvedimento di lungo periodo, pin e cassetto fiscale a ciascuno, dialogo costante con l’amministrazione. Un passo essenziale, ha spiegato Orlandi, è contenuto nella legge di stabilità. Con la manovra arrivano forme più avanzate di comunicazione ”anche in termini preventivi rispetto alle scadenze fiscali”.

Per questo l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione del contribuente, o del suo intermediario, anche mediante l’utilizzo delle reti telematiche e delle nuove tecnologie, ”gli elementi e le informazioni in suo possesso riferibili allo stesso contribuente, acquisite direttamente o pervenute da terzi, e le informazioni utili a quest’ultimo per una valutazione in ordine ai ricavi, compensi, redditi, volume d’affari, valore della produzione e relativi alla stima dei predetti elementi, anche in relazione ai beni acquistati e posseduti”.

Si creano nuovi flussi di dati ”che consentono al contribuente di assolvere correttamente a monte ai suoi obblighi fiscali, accompagnandolo nei momenti precedenti e successivi alla presentazione della dichiarazione”. Allo stesso tempo, l’attuazione di una maggiore tracciabilità dei pagamenti porterà al superamento degli scontrini fiscali, risultati “inefficaci”, con minori oneri per le imprese ed “il progressivo abbandono di controlli massivi sul territorio da parte dell’amministrazione finanziaria”.

Il rapporto cambierà non solo con il singolo contribuente ma anche con le imprese, partendo da una revisione degli studi di settore. Sulle imprese minori “è in corso una profonda riflessione”, ha sottolineato ancore il direttore dell’Agenzia, puntando alla ricostituzione del rapporto di fiducia anche con le pmi. Per quanto riguarda infine l’attuazione della delega fiscale, il prossimo decreto atteso per metà novembre definirà una nuova normativa in materia di abuso di diritto, senza costituire, ha assicurato ancora Orlandi, un affievolimento della lotta all’elusione, ma piuttosto una regolamentazione precisa di un principio, finora non normato.