Secondo le stime provvisorie dell’Istat, a settembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo si è attestato a -0,1%, lo stesso valore toccato ad agosto quando il Paese è tornato in deflazione per la prima volta dal 1959. La stabilità della flessione su base annua dell’indice generale è principalmente dovuta al fatto che l’accentuarsi della riduzione tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-2,8%, da -1,2% di agosto) è bilanciata dalla riduzione dell’ampiezza del calo dei prezzi degli Alimentari non lavorati (-0,9%, da -1,8% del mese precedente); le altre tipologie di prodotto confermano sostanzialmente gli andamenti tendenziali di agosto. Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, la “inflazione di fondo” è stabile a +0,5%; al netto dei soli beni energetici, scende a +0,3% (da +0,4% di agosto). Il ribasso mensile dell’indice generale è da ascrivere principalmente al sensibile calo dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-4,8%) – su cui incidono fattori di natura stagionale – e, in misura più contenuta, alla diminuzione congiunturale dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-0,6%). L’inflazione acquisita per il 2014 scende allo 0,3% dallo 0,4% di agosto.