Pubblichiamo l’estratto dell’articolo di Ernesto Assante, pubblicato sul sito internet di Repubblica online, riguardante la funzionalità di pagamenti contenuti dei nuovi dispositivi mobili presentati da Apple.


La novità più rilevante, però, è quella di Apple Pay, il sistema di pagamento elettronico legato al nuovo sistema operativo della Apple, l’iOS 8, e integrato con gli smartphone della Apple che hanno la tecnologia di riconoscimento dell’impronta, Touch ID. Apple sogna di eliminare la carta moneta e le carte di credito, offrendo un sistema molto più pratico e per molti versi più sicuro. Chi va a fare un acquisto in un negozio convenzionato non deve fare altro che avvicinare il proprio iPhone ad un sensore e fare clic con il dito sul tasto centrale dello smartphone, e il gioco sarà fatto. I dati della carta di credito, i dati personali, l’oggetto dell’acquisto, il prezzo pagato, non verranno trasmessi alla Apple che, come ha detto Eddy Cue presentando il sistema, “non entra nel business della raccolta dei dati personali degli utenti”, affermazione di non poco peso oggidì. Visa, Amex e Mastercard hanno già aderito al progetto, circa 200.000 esercizi negli Usa, comprese alcune delle più grandi catene commerciali, hanno già sottoscritto l’accordo con Apple e pian piano il sistema si diffonderà negli altri paesi. La piattaforma di Apple punta alla semplicità e alla sicurezza, niente carte di credito e denaro, solo il proprio smartphone per fare la spesa ovunque. E’ l’idea di un mondo senza denaro quella che la Apple ha sposato, dove gli scambi economici avvengono solo per via elettronica e non con una macchina dedicata ma con il device che ognuno di noi ha in tasca. “Vogliamo eliminare il portafoglio”, dice Cook con sicurezza e obbiettivamente l’idea è affascinante e pratica. Altro che iPhone e Apple Watch, se la Apple riuscisse a rivoluzionare il mondo dei pagamenti elettronici avrebbe aperto la strada a una rivoluzione epocale, in grado di modificare molte delle nostre abitudini.