(Dal sito internet de La Stampa)
Prendete il calendario e cominciate a segnare le date. Se siete proprio sfortunati (o fortunati, dipende dai punti di vista), cioè se avete almeno due case e un’attività commerciale, da qui a fine anno dovrete tenere a mente dodici scadenze. Tante sono le rate previste per pagare le tasse comunali.
Il Comune ha stabilito la scansione delle imposte di sua competenza: Tari, la nuova tassa sui rifiuti che sostituisce la vecchia Tarsu e la Tares dell’anno scorso; Imu, l’imposta sugli immobili che dal 2013 si paga solo sulle seconde case e sugli altri fabbricati ma non sull’abitazione principale; infine Tasi, altra novità di quest’anno, che sta per tassa sui servizi indivisibili (illuminazione pubblica, manutenzione stradale e altro), e che varrà anche sulle prime case.
La prima scadenza sarà il 15 maggio, prima rata della Tari per le utenze non domestiche, ovvero negozi, ristoranti, bar, uffici, mercati, aziende. L’acconto Tari (sempre sulle utenze non domestiche) si potrà versare in tre rate: 15 maggio, 30 giugno, 31 luglio. Ciascuno dovrà pagare il 70 per cento della sua bolletta Tarsu 2013. Alcune categorie – ristoranti, mercatali, bar – verseranno soltanto il 50 per cento perché l’anno scorso hanno patito di più gli effetti della Tares. In Comune da gennaio è aperto un tavolo con le associazioni di categoria per valutare possibili ritocchi alle tariffe. Per tutti il saldo potrà essere versato in due rate, il 15 ottobre e il 15 novembre, ma per conoscere l’importo bisognerà attendere che il Comune decida le tariffe.
Sulle abitazioni la Tari sarà diversa. Le rate saranno tre: due di acconto (31 maggio e 31 giugno) entro cui si dovrà pagare il 40 per cento della bolletta Tares 2013, e il saldo del 20 dicembre. Anche qui per l’importo finale Palazzo Civico deve ancora deliberare. Restano poi l’Imu, l’imposta sugli immobili e i fabbricati (ma non sulla prima casa per cui è stata abolita), e la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili (la pagano sia i proprietari che gli inquilini) l’anno scorso associata alla Tares. Le scadenze, in questo caso, sono stabilite per legge: 16 giugno per l’acconto e 16 dicembre per il saldo. Quanto si pagherà? L’Imu dovrebbe restare quella degli anni scorsi (aliquota al 10,6 per mille sulle seconde case) mentre la Tasi è ancora un rebus. Il governo ha cambiato idea più volte. L’ultima versione fissa l’aliquota massima al 3,3 per mille. (Andrea Rossi)