Con il provvedimento saranno stanziati 32 miliardi, soprattutto per i ristori e la protezione dell’occupazione. Per Confcommercio il provvedimento “deve rispondere in maniera equilibrata alle esigenze dei diversi settori e delle diverse dimensioni d’impresa, nonché del mondo delle professioni”.
Giovedì o più probabilmente venerdì ci sarà l’atteso via libera al decreto Sostegni. Al centro del provvedimento i gli aiuti alle imprese e al lavoro, ma attenzione anche al reddito delle famiglie e risorse per dare impulso al piano dei vaccini. Previsto un alto numero di rinvii di scadenze fiscali, mentre resta in piedi l’ipotesi di cancellare le vecchie cartelle sotto i 5 mila euro contestate ai contribuenti tra il 2000 e il 2015. In tutto le risorse a disposizione del governo ammontano a 32 miliardi, ovvero l’extradeficit autorizzato dal Parlamento.
Nello specifico, le protezioni per il mondo lavoro e gli aiuti alle imprese da soli assorbono oltre 20 miliardi. Una decina partiranno tra rinnovo della Cig Covid fino a giugno per tutti e fino a ottobre per i più piccoli, nuove indennità per stagionali, precari dello sport e dello spettacolo, rinnovo del Reddito di emergenza e rifinanziamento del Reddito di cittadinanza, e altrettanto per gli indennizzi alle pmi senza il paletto dei codici Ateco. Altri 3 miliardi circa dovrebbero essere impiegati per dare ossigeno ad enti locali e trasporto pubblico locale, con le casse vuote.
Ma c’è già chi pensa oltre, come il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per il quale “dobbiamo già programmare anche un nuovo scostamento di bilancio. Oltre ai 32 miliardi del prossimo decreto – ha scritto su Facebook – servono altri fondi per contrastare l’emergenza e supportare imprese, lavoratori, partite Iva, autonomi e famiglie. A loro è stato chiesto di fare sacrifici con ulteriori chiusure per fermare la diffusione del virus e a loro vanno dati aiuti concreti, con celerità. Bisogna lavorare sodo. Capisco bene cosa state vivendo, è un momento complicato, da oltre un anno ormai stiamo attraversando questo incubo, ma vi assicuro che ne usciremo”.
Per le piccole imprese licenziamenti bloccati fino a ottobre
Nel prossimo decreto Sostegno sarà inserita una nuova proroga del nuovo blocco dei licenziamenti, che dovrebbe essere fissata al 30 giugno superando così la scadenza attuale del 30 marzo. In seguito la misura resterebbe valida solo per le piccole imprese fino al 30 ottobre, che non hanno la tutela della cig ordinaria, legata alla riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive. Lo ha annunciato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, intervenendo alla commissione Lavoro del Senato.
“Andiamo nella direzione di una proroga del blocco dei licenziamenti, che però nel caso dei lavoratori che dispongono di strumenti ordinari sarà legata ad un termine che sarà definitivo. Per coloro non coperti da strumenti ordinari sarà agganciata alla riforma degli ammortizzatori sociali”, ha spiegato.
Orlando ha parlato anche di vaccinazioni nei luoghi di lavoro, sottolineando che occorre “affrontare con urgenza la sfida, per la quale abbiamo predisposto una intesa con le organizzazioni sindacali e imprenditoriali, che utilizzi anche i medici aziendali nella somministrazione dei vaccini. C’è già un gruppo tecnico che sta lavorando per la predisposizione dei protocolli”.