Nei giorni scorsi , Confcommercio, rappresentata dalla Presidente della Commissione Lavoro, Donatella Prampolini, è stata in audizione, lo scorso 31 agosto, presso la Commissione Bilancio del Senato sui contenuti del decreto Agosto.

Nella memoria che abbiamo illustrato in Parlamento, – che potete scaricare qui – si evidenziano aspetti positivi come la proroga degli ammortizzatori sociali emergenziali ed il ricorso agli sgravi contributivi per sospingere l’occupazione, anche stagionale. Ma si sottolinea, contestualmente, la necessità di miglioramenti rilevanti: dal termine di retroattività del ricorso alle ulteriori settimane di ammortizzatori emergenziali alla decontribuzione per nuove assunzioni, che non dovrebbe essere riservata solo a chi cessa del tutto il ricorso agli ammortizzatori. Anche la permanenza del divieto di licenziamento, seppur mitigato, resta un’anomalia nel nostro ordinamento. E rimane l’esigenza di una piena agibilità dei contratti a termine, così come, sul versante del welfare, di indennità commisurate alla portata della crisi. Viene, altresì, segnalato il non ancora adeguato intervento in favore dei patronati.

Si commentano, poi, il debutto della decontribuzione di vantaggio per il Mezzogiorno e le misure in materia di credito ed incentivi: il fondo per la filiera della ristorazione; il contributo a fondo perduto per le attività commerciali ed economiche nei centri storici delle città d’arte, che andrebbe però esteso a tutte le aree a vocazione turistica; il rifinanziamento del Fondo di garanzia per le PMI; la moratoria creditizia, di cui si chiede un’ulteriore estensione temporale.

Sul versante fiscale, si passano in rassegna gli interventi in materia di credito d’imposta sui canoni di locazione commerciale ed affitto d’azienda, di rateizzazione dei versamenti sospesi, di proroga della seconda rata di acconto e di sospensione della riscossione, sottolineandone le necessità di potenziamento.

Si segnalano condivisibili interventi settoriali, ma resta ferma l’esigenza di una risposta più forte ed “estesa”all’impatto della crisi: nel turismo e nei trasporti, nei servizi e nelle professioni, nel sistema cultura e nel commercio. Una risposta basata su contributi a fondo perduto a ristoro dei cali di fatturato ed indennità, sull’ampliamento delle moratorie fiscali e creditizie, sul sostegno al pagamento dei canoni commerciali e sulla mobilitazione di riforme ed investimenti per mettere a frutto l’opportunità del Recovery Fund.