Che anche il Fisco si conceda qualche giorno di vacanza è sempre una buona notizia, soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo.
Dopo le ferie però la ripresa della routine sarà frenetica: lo scadenzario dell’Agenzia delle Entrate riporta ben 246 scadenze fiscali dal 20 al 31 agosto 2020.
Protagoniste indiscusse del periodo immediatamente successivo alla sospensione feriale saranno le imposte sui redditi.
Il 20 agosto 2020 è la contestata scadenza dei versamenti con maggiorazione dello 0,40% di saldo ed acconto Irpef ed Ires per le partite IVA.
A fine mese toccherà invece a dipendenti e pensionati.
L’appuntamento più critico è quello previsto per i titolari di partita IVA che non hanno pagato entro il 20 luglio, sfruttando la chance del rinvio di 30 giorni prevista per legge.
La scadenza del 20 agosto 2020 è sotto la lente anche dei commercialisti che, in più occasioni, hanno formalmente richiesto al Governo di eliminare gli interessi dello 0,40%, considerando la grave situazione di emergenza e le difficoltà operative.
Dalla scelta del Governo dipenderà inoltre la decisione circa la proclamazione dello sciopero di categoria, attualmente già annunciato per il 16 settembre 2020.